MANTOVA – “Esprimiamo il nostro sincero cordoglio per la morte di Papa Francesco, figura complessa ma vicina agli ultimi, ai migranti, ai detenuti. Non possiamo tuttavia tacere davanti a una scelta istituzionale che rischia di scivolare nell’ipocrisia e nel cortocircuito simbolico: cinque giorni di lutto nazionale per la morte di un Capo di Stato straniero, pur essendo quest’ultimo un leader spirituale per molti, sono una misura sproporzionata, incomprensibile, e profondamente lesiva del principio costituzionale di laicità”.
A dichiararlo è Francesco Liotta Violi, Responsabile di +Europa – Radicali Mantova.
“Ancora più grave è l’effetto collaterale – tutt’altro che casuale – che questa decisione produce: il lutto di Stato andrà a sovrapporsi alle celebrazioni del 25 Aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo, oscurandone il significato e la portata pubblica. In questo modo, il Governo sembra voler evitare l’imbarazzo di celebrare a dovere una ricorrenza che continua a considerare divisiva, scegliendo di coprirla con un cordoglio istituzionale. Ai Sindaci della provincia di Mantova rivolgiamo un appello chiaro: non piegatevi a questo disegno. Non esponete le bandiere a mezz’asta, non offrite le istituzioni locali a un lutto imposto dall’alto che nulla ha a che fare con l’identità repubblicana. In un territorio che ha dato tanto alla storia della Resistenza e della democrazia, è vostro compito difendere la laicità dello Stato e la dignità del 25 Aprile. Non si tratta di mancare di rispetto al Papa o ai fedeli, ma di ribadire che in una Repubblica laica non si può mettere in secondo piano la memoria della Liberazione per evitare fastidi politici al Governo. Serve coraggio, serve lucidità. E serve che siano i Sindaci a dare il segnale”