PEGOGNAGA – Il collezionismo di vecchi macchinari dilata il cuore e aggrega gente di ogni latitudine. All’inizio degli anni Ottanta a Pegognaga, paese a quell’epoca eminente agricolo, alcuni appassionati di trattori d’epoca, soprattutto dell’indimenticabile potente Landini, si costituirono in Gruppo Amatori Trattori d’Epoca. Qualcuno di loro già esercitava la professione di meccanico, ma i più approcciarono la meccanica, proprio grazie alla passione per i potenti mezzi agricoli da traino.
Per sostenere finanziariamente la passione iniziarono a produrre pane casalingo da rivendere in occasione di festività come la sagre patronali con particolare afflusso, non solo in Pegognaga, ma anche nei paesi limitrofi. Passione genera passione, tant’é che qualche membro del Gate imparando a districarsi con i problemi di meccanica e possedendo un ciclomotore ha cominciato ad essere altresì attratto dalla passione per le moto d’epoca. Le quali però più che i trattori presentavano problemi di conduzione elettrica. A risolvere i quali l’elettrauto Ernesto Alberini, anche gestore di un distributore di carburanti, si mostrava sempre pronto, risolvendo assai di frequente pure quelli meccanici. Venuto a mancare un lustro fa l’esperto elettromeccanico, gli appassionati di moto si sono sentiti orfani perché legati al bravo artigiano. In una decina hanno quindi voluto ricordare Alberini dedicando a suo nome il gruppo in un convivio a base di focaccia prodotta nei forni mobili del Gate e salame casalingo. Invitati d’onore la vedova Carla e il figlio Roberto. Era pure presente il napoletano verace Vincenzo Di Giovanni, amatore del Guzzino (nella foto, n.d.r.), fattosi procurare negli anni Novanta proprio da un appassionato pegognaghese «Sono venuto a ritiralo con mio padre e me lo sono portato a Napoli, dove molti mi hanno offerto cifre enormi pur di averlo. Ma io non me ne sono mai privato perché è anche il ricordo della passione per la Guzzi di mio padre».
Riccardo Lonardi