MANTOVA – Il Comune di Mantova ha inviato a Regione Lombardia una serie di osservazioni formali nell’ambito della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) relativa al Piano generale di bonifica, irrigazione e tutela del territorio rurale, attualmente in fase di elaborazione. La comunicazione sottolinea alcune criticità e propone modifiche per rafforzare la gestione e la tutela del sistema idrico locale.
In particolare, il Comune evidenzia la difficoltà per gli enti locali nella gestione del reticolo idrico minore, una competenza attualmente in capo ai Comuni, ma che richiede competenze tecniche e risorse spesso insufficienti. Per questo motivo, l’amministrazione propone un maggiore coinvolgimento dei Consorzi di bonifica, già attivi a livello sovracomunale e dotati di specializzazione nella gestione idraulica. Tra i principali punti messi in rilievo dal Comune figurano la salvaguardia della qualità delle acque del fiume Mincio, con particolare attenzione al rischio di contaminazione della falda da nitrati, e la necessità di definire con precisione il deflusso ecologico del fiume, in coordinamento con Regione Lombardia e il Parco del Mincio.
Il Comune sottolinea inoltre l’importanza di prevedere interventi ambientali e paesaggistici su alcuni corsi d’acqua del territorio, come i canali Osone e Goldone, e suggerisce di approfondire l’impatto delle coltivazioni agricole sui consumi idrici, tenendo conto delle nuove sfide poste dal cambiamento climatico. Tra le proposte anche l’inserimento dei laghi di Mantova tra le riserve idriche superficiali regionali, al pari di altri grandi laghi lombardi come il Garda, il Maggiore e il Como. L’amministrazione ha infine segnalato di aver avviato uno studio sul rischio idraulico locale, mirato a individuare le aree più vulnerabili del territorio. Lo studio, ancora in corso, richiederà specifici finanziamenti per essere completato.
L’Assessore all’Ambiente Andrea Murari ha commentato l’iniziativa ricordando i risultati emersi dal convegno “Mantova città d’acqua” organizzato a fine giugno insieme al Tavolo del Mincio. “L’acqua che viene restituita al Mincio e ai laghi attraverso i canali irrigui risulta spesso di qualità inferiore rispetto a quella prelevata più a monte. Lo dimostrano chiaramente gli studi scientifici presentati durante il convegno. Abbiamo voluto ribadire il ruolo centrale dei Consorzi di bonifica e l’importanza di puntare su obiettivi concreti per la tutela delle valli del Mincio e dei laghi di Mantova, a partire dal miglioramento della qualità e della quantità delle acque immesse nel fiume”.