PISA – Venerdì 24 ottobre, nella suggestiva cornice della città toscana, si è celebrato l’83° anniversario della battaglia di El Alamein, una delle pagine più significative della storia militare italiana. L’evento, promosso in occasione della Festa della Specialità di Paracadutismo, ha visto la partecipazione di alte cariche istituzionali e militari, tra cui il Sottosegretario alla Difesa Senatrice Isabella Rauti e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello.
Come da tradizione, anche il Comune di Poggio Rusco ha voluto essere presente, in rappresentanza di un territorio che ha scritto una pagina importante nella storia dei Paracadutisti italiani, essendo stato teatro dell’Operazione Herring, l’ultima azione aviotrasportata alleata della Seconda guerra mondiale.
“Essere qui oggi – ha dichiarato il sindaco di Poggio Rusco, Fabio Zacchi – significa rendere omaggio non solo ai caduti di El Alamein, ma a tutti i Paracadutisti che hanno servito e continuano a servire il nostro Paese con coraggio e dedizione. La memoria è un dovere civico e morale.”
Durante la cerimonia, la Senatrice Rauti, già ospite a Poggio Rusco nel 2018, è stata insignita del brevetto di Paracadutista ad honorem e ha ricevuto il basco amaranto, simbolo di appartenenza alla specialità, come riconoscimento per il suo costante sostegno al mondo dei Paracadutisti.
Il Generale Masiello, nel suo intervento, ha ricordato che “nessuno desidera la guerra, ma ai soldati è chiesto di essere pronti a difendere la Patria. Essere Paracadutisti significa vivere una missione, non un mestiere, con spirito di abnegazione e senso del dovere”.
“Poggio Rusco – ha aggiunto Zacchi – è legato in modo profondo alla storia del paracadutismo italiano. L’Operazione Herring è parte della nostra identità e continueremo a custodirne la memoria, trasmettendola alle nuove generazioni.”
La cerimonia si è conclusa con un sentito omaggio a tutti i Paracadutisti caduti e feriti in servizio, e a coloro che ancora oggi operano in Italia e all’estero per garantire la pace e la sicurezza.
“Nembo, Folgore: non sono solo nomi – ha concluso il sindaco – ma simboli di valori che parlano di sacrificio, onore e servizio alla comunità. Valori che anche noi, come amministratori, abbiamo il dovere di difendere e promuovere.”
















