SAN BENEDETTO PO – “Dobbiamo far di tutto per evitare che il territorio sul quale insiste il ponte di San Benedetto Po e Bagnolo S/V subisca nuove perdite di tempo nella ricerca della soluzione giuridicamente sostenibile e più idonea per proseguire l’opera di costruzione del ponte. In questi anni, il tessuto sociale ed economico ha pagato un prezzo altissimo; non possiamo permetterci che questo andazzo continui pena l’ulteriore indebolimento dell’economia di questa parte della provincia”. A dirlo sono Marco Marcheselli, segretario provinciale Pd e Marco Carra, responsabile regionale Pd infrastrutture.
“Per queste ragioni – proseguono – guardiamo con interesse all’eventualità che il Governo nomini un commissario per seguire direttamente le operazioni di costruzione del ponte. Tuttavia, dobbiamo dire ai cittadini, alle imprese e agli amministratori locali come effettivamente stanno le cose, uscendo dal dibattito sterile al quale ci hanno sottoposto i deputati Zolezzi del M5S e Dara della Lega”.
“La nomina di un commissario – spiegano – non può che avvenire attraverso una norma di legge. Non basta la volontà del ministero. Peraltro, va ricordato che solamente in un caso abbiamo assistito alla nomina di un commissario governativo per intervenire su un’infrastruttura non di proprietà dello Stato. Si tratta di un ponte situato nel comune di Palermo, avvenuto appunto attraverso una legge”.
“In questo quadro, il Pd cercherà di portare avanti questa iniziativa parlamentare, grazie all’impegno del nostro deputato Luciano Pizzetti e insieme a tutti i gruppi parlamentari, per aiutare il territorio ad uscire da questa situazione – concludono Marcheselli e Carra – è, però, importante evidenziare che i partiti dei deputati Dara e Zolezzi esprimono il viceministro alle infrastrutture, il leghista Morelli, ed il sottosegretario al medesimo Ministero, il grillino Cancelleri. Vi è poi una terza figura rappresentata da Italia Viva ossia la Viceministra Bellanova. Sarà bene che costoro non abbandonino il nostro territorio al proprio destino, ma partendo dagli importanti incarichi di governo che hanno, si diano da fare per tentare di risolvere qualche problema”.