PORTO MANTOVANO – L’ex assessore al bilancio di Porto Mantovano Stefano Boccanera torna sulle motivazioni delle sue dimissioni dall’esecutivo guidato dal sindaco Maria Paola Salvarani e affida a una lettera la sua spiegazione.
“Dopo le mie dimissioni da assessore, a sei mesi dalle elezioni, ritengo importante spiegare la mia decisione a chi mi ha dato la propria fiducia durante la campagna elettorale, nonché alle persone che ho rappresentato e che speravo di continuare a rappresentare. La mia candidatura è stata sollecitata dall’attuale Sindaco. Su questo punto, viste le false informazioni che sono state diffuse, è necessario fare un chiarimento sia dal punto di vista politico che tecnico.
Politicamente desidero precisare che, quando nel 2019 lasciai il ruolo di assessore al bilancio nella giunta PD dell’ex Sindaco Massimo Salvarani (2014-2019), lo feci per correttezza istituzionale. In quei mesi di fine mandato, decisi di sostenere la candidatura della civica Maria Paola Salvarani, presentata con la lista #PORTO2019, con l’obiettivo di introdurre dei cambiamenti nella vita politica, cambiamenti che all’epoca non riuscii a realizzare da assessore al bilancio.
Successivamente, insieme all’attuale Sindaco Maria Paola, costituimmo l’associazione Progetti per Porto, un’esperienza che è stata ripresa nelle recenti elezioni. Non avevo chiesto né di essere il capolista né di assumere l’incarico di assessore, ma, convinto della necessità di portare avanti nuovi progetti e idee, mi sono reso disponibile. Vinte le elezioni, con una lista civica che ha ottenuto più voti dei partiti (Lega, Forza Italia, Lista Mari), mi è stato chiesto di mettere a disposizione della comunità le mie competenze.
Competenze che considero a servizio di tutti, con uno sguardo proiettato verso il futuro. Tuttavia, ho riscontrato un’incessante preoccupazione da parte dell’attuale maggioranza nel voler ‘processare’ chi c’era prima, coinvolgendo in questo anche i dipendenti comunali, sulla cui lealtà istituzionale non nutro alcun dubbio. In questo ‘processo’, qualcuno, ha cercato di trascinare anche me, come assessore della giunta 2014-2019.
Tecnicamente l’attuale Sindaco commette un errore quando afferma che io sia l’artefice del bilancio. L’assessore al bilancio ha il compito di individuare le risorse per soddisfare le richieste degli assessori con portafoglio e, l’aumento dell’addizionale Irpef, è una scelta tecnica finalizzata a soddisfare una decisione politica della Giunta.
Nel Consiglio Comunale avrei voluto coinvolgere i consiglieri e i cittadini nel dibattito sul bilancio, mostrando attraverso semplici slides dove si sarebbero spesi i soldi che la comunità è chiamata a contribuire. Probabilmente, a qualcuno non è piaciuto entrare nel dettaglio e spiegare con precisione cosa si intendeva finanziare.
Pertanto, con rammarico, ho preso la decisione di dimettermi volontariamente dall’incarico di assessore, rinunciando a poltrona e compenso, ma l’autonomia e la libertà in politica non hanno prezzo. La mia storia, così come il mio attuale impegno professionale e amministrativo, non mi permettono di proseguire un rapporto fiduciario che si è interrotto nei confronti del Sindaco e di alcuni membri della Giunta”.