MANTOVA – C’è chi, e non sono pochi, intraprenderà uno dei tanti rami dell’ingegneria. Altri punteranno sul settore chimico. Qualcuno si è già iscritto a lettere, moderne o antiche a seconda dei casi. C’è anche chi resterà a Mantova a studiare: mediazione linguistica e conservatorio le direzioni scelte. E’ il futuro, ormai prossimo, dei trenta studenti degli Istituti Superiori di Mantova che si sono diplomati con il massimo dei voti, 100 e lode, e che oggi pomeriggio sono stati premiati in municipio dal Sindaco Mattia Palazzi e dall’Assessora a Scuola e Pubblica istruzione Serena Pedrazzoli.
Buona parte degli studenti meritevoli era presente in sala consiliare; in loro assenza, c’erano i genitori, giustamente orgogliosi per il risultato ottenuto dai figli. Di seguito i premiati. Itis Fermi: Elia Azzali, Lara Bellucci, Gaia Boccaletti, Valentino Ghizzi, Valentino Giraldini, Marta Goldoni, Sumit Lally, Flaminia Polcini, Francesco Poldi, Emanuele Rossato, Tommaso Tonini e Stefano Voltolini. Liceo Isabella D’Este: Laura Campagnolo, Ilaria Rollo, Elena Sissa e Irene Toffoli. Liceo Scientifico Belfiore: Federico Umberto Biancardi, Filippo Dorico, Lorenzo Malatesta e Roger Gino Rama. Liceo Classico Virgilio: Greta Bertolini, Daniele Caramaschi e Giorgia Motta. Ites Pitentino: Michelangelo Antonioni e Francesco Pezzetti. Strozzi: Joshua Bontempi e Luca Rizzi. Bonomi Mazzolari: Alessandro Roversi. Itet Mantegna: Adele Scarparo. Redentore: Alexandra Scaglioni.
L’Amministrazione comunale ha donato loro, per l’impegno negli studi, la Supercard Cultura, valida per un anno, il programma-libretto del Festivaletteratura e tre ingressi gratuiti a eventi della kermesse letteraria (tra quelli selezionati dal Comitato organizzatore). Infine, sono stati consegnati ai “super studenti” uno zaino del Comune di Mantova e il libro “La casa di Giulio Romano” di Edgarda Ferri.
Il Sindaco Palazzi ha rievocato i suoi risultati da studente dell’Istituto d’Arte, un 56/60 che ha definito “cinico” da parte degli insegnanti. “Quella scuola mi ha insegnato ad avere curiosità” ha detto il primo cittadino, che ha poi chiesto ai ragazzi quali siano le criticità di Mantova a loro occhi. Ne è emersa una problematica relativa al trasporto scolastico, che per gli studenti che abitano in provincia si traduce talvolta nella impossibilità di effettuare attività sportiva. “Chiamarli per nome e cognome – ha aggiunto Pedrazzoli – e dare loro un momento in cui la città gli fa i complimenti per l’obiettivo raggiunto è veramente dovuto. E’ anche un momento di confronto, non solo con i ragazzi ma anche con chi è stato loro vicino”.