SUZZARA – Una recente comunicazione dell’ATS Val Padana ha sollevato notevoli preoccupazioni tra i sindaci della Bassa Mantovana, in particolare per quanto riguarda le nuove disposizioni regionali che regolano l’utilizzo delle camere ardenti. La normativa stabilisce che le strutture sanitarie, inclusi gli ospedali, non potranno più ospitare le salme di persone non decedute al loro interno.
Questa decisione, sebbene mirata a riorganizzare le attività funebri e a promuovere l’utilizzo delle Case Funerarie, sta generando non pochi disagi e perplessità a livello locale. La principale criticità evidenziata dai primi cittadini della Bassa Mantovana risiede nella distanza e nella scarsità di Case Funerarie sul territorio.
Come sottolineato da Aessandro Guastalli, sindaco di Suzzara, “alcuni giorni fa una nota di Ats ha informato che a seguito di normativa regionale le camere ardenti degli ospedali o di altre strutture sanitarie non possono più essere utilizzate per accogliere salme di persone non decedute in quella stessa struttura.” Questo cambiamento impatta direttamente sulle famiglie che, in un momento di dolore, si troverebbero a dover affrontare spostamenti significativi. “Da subito ho contattato Ats per avere una deroga sul nostro Ospedale in quanto la Casa Funeraria attualmente più vicina si trova a 20 km!”, ha aggiunto il sindaco Guastalli, evidenziando la gravità della situazione logistica.
La necessità di percorrere lunghe distanze per raggiungere una Casa Funeraria rappresenta un onere aggiuntivo per i congiunti e complica la gestione delle cerimonie funebri, soprattutto in aree dove la rete di servizi è meno capillare. I sindaci temono che questa nuova regola possa creare disparità tra i cittadini, penalizzando chi risiede in zone meno servite.
Fortunatamente, l’ATS ha mostrato disponibilità al dialogo. “Per la settimana prossima mi hanno assicurato che esamineranno la questione e daranno una risposta,” ha riferito il sindaco, esprimendo una cauta speranza che le istanze del territorio vengano ascoltate e che si possa trovare una soluzione che tenga conto delle specificità locali. L’obiettivo comune è garantire un servizio dignitoso e accessibile a tutti i cittadini, anche in conformità con le nuove normative regionali. In effeti ATS Val Padana in una nota inviata ai sindaci e alle Rsa richiama l’attenzione sul Regolamento Regionale 14 giugno 2022 n. 4, che ha introdotto significative novità in materia di Attività Funebre e Polizia Mortuaria.
Questo nuovo regolamento ha riorganizzato l’attività funebre e incentrandola sulle Imprese Funebri già incaricate di pubblico servizio, con l’istituzione della Casa Funeraria.
Di seguito, vengono fornite indicazioni chiare per chiarire dubbi e riprendere quanto già pubblicato nelle FAQ di Regione Lombardia, in particolare riguardo a:
Periodo di Osservazione delle Salme:
- Permesso: L’osservazione è consentita presso:
- L’abitazione del defunto o dei suoi familiari.
- Una casa funeraria.
- La camera mortuaria all’interno della struttura sanitaria o sociosanitaria dove è avvenuto il decesso.
- L’obitorio o il deposito di osservazione del comune.
- Non consentito:
- Assimilare le RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) o le case di riposo all’abitazione del defunto ai fini dell’osservazione, a meno che il decesso non sia avvenuto all’interno della RSA stessa.
- Il trasferimento delle salme da un presidio ospedaliero ad un altro (anche se della stessa ASST) per il periodo di osservazione.
- L’utilizzo della camera mortuaria di una struttura ospedaliera da parte di imprese funebri.
- Decesso presso l’abitazione:
- Il defunto non può essere portato per il periodo di osservazione presso la camera mortuaria della struttura sanitaria o sociosanitaria più vicina.
- Eccezioni: Solo in casi di interesse pubblico e in eventi eccezionali (disciplinati dall’art. 11 comma 3, del r.r. n. 4/2022) su disposizione del Sindaco.
Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento, non sono più considerate vigenti eventuali indicazioni precedenti fornite dalle ex ASL sull’utilizzo delle camere mortuarie delle Strutture Socio-Sanitarie (RSA) e/o eventuali convenzioni stipulate dai Comuni con le RSA per l’individuazione dell’obitorio o deposito di osservazione comunale.
In sintesi, il nuovo regolamento mira a standardizzare e chiarire le procedure relative alla polizia mortuaria e alle attività funebri, con un focus sulla Casa Funeraria e una regolamentazione più stringente sui luoghi e le modalità del periodo di osservazione delle salme.