MANTOVA – Fu grazie a Clinio Cottafavi se nel 1927 il Palazzo Ducale di Mantova venne aperto per la prima volta al pubblico. Figura di spicco del panorama culturale cittadino della prima metà del Novecento, Cottafavi non era solo un funzionario dell’Intendenza di Finanza, ma soprattutto un instancabile promotore della tutela del patrimonio storico-artistico mantovano.
Direttore onorario del Palazzo Ducale dagli inizi del secolo scorso, fu tra i protagonisti del recupero e della valorizzazione dell’antico complesso gonzaghesco, in collaborazione con l’architetto Achille Patricolo. Nel 1902 contribuì alla fondazione della Società per il Palazzo Ducale, che presiedette dal 1920 al 1924, e fu anche tra i promotori della conservazione della Rotonda di San Lorenzo, riscoperta dopo secoli di oblio.
A quasi novant’anni dalla sua scomparsa, Mantova gli rende oggi omaggio con il restauro della sua tomba, situata al Cimitero Monumentale di Borgo Angeli. L’intervento, presentato stamani, si inserisce nel più ampio progetto di valorizzazione del cimitero promosso dal Comune di Mantova, in collaborazione con la Società per il Palazzo Ducale e Tea, gestore dei servizi cimiteriali.
La sepoltura, che versava in condizioni di evidente degrado, è stata oggetto di un’accurata riqualificazione percettiva e di un ripristino estetico condotto da una restauratrice professionista. L’intervento ha previsto la pulitura e l’armonizzazione delle superfici, il contenimento dei fenomeni di deterioramento visivo e la delicata integrazione dell’epigrafe. Alla cerimonia di presentazione erano presenti l’assessore al Welfare Andrea Caprini, il direttore dei servizi cimiteriali di Tea Andrea Bassoli, il presidente della Società per il Palazzo Ducale Sandro Sarzi Amadè e il funzionario del Museo di Palazzo Ducale Silvia Merigo, in rappresentanza anche del direttore Stefano L’Occaso. Presenti inoltre Alessandro Colombo, Patrizia Chevez Gobio Casali e Luca Barbieri della stessa Società per il Palazzo Ducale.
“Un intervento doveroso – ha sottolineato Caprini –. È importante la cura e la conservazione delle tombe dei personaggi illustri del nostro Cimitero Monumentale”. Sarzi Amadè ha voluto ricordare l’importanza dell’opera di Cottafavi: “La tomba era in uno stato di degrado, ora è rimessa a nuovo. Un atto dovuto: grazie al suo intervento, Palazzo Ducale è stato salvato, riqualificato e aperto per la prima volta al pubblico”.
Clinio Cottafavi (San Martino in Rio, 1863 – Mantova, 1937), visse a Mantova per circa quarant’anni, dedicandosi con passione alla vita culturale cittadina. Fu anche socio e segretario dell’Accademia Virgiliana, presidente della Società Dante Alighieri e autore del Vademecum dell’emigrante, un opuscolo pensato per accompagnare gli italiani all’estero nei primi del Novecento. Concluse la sua carriera come Intendente di Finanza nel 1931. In sua memoria, nel 1937 fu realizzato un busto in marmo dallo scultore Giuseppe Menozzi, oggi collocato nel giardino di piazza Lega Lombarda. Sulla base del busto, una dedica: “Animatore di spiriti e di mura la Società del Palazzo Ducale qui volle presente le sue supreme benemerenze con imperitura gratitudine”.