MANTOVA – Il primo trimestre dell’anno conferma una dinamica economica a più velocità nei territori della Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia. È quanto emerge dall’analisi condotta dal Servizio Promozione e Informazione Economica dell’Ente camerale, che evidenzia segnali di tenuta per Mantova e Cremona, in contrasto con un netto rallentamento registrato a Pavia.
In particolare, la provincia pavese accusa un calo della produzione, del fatturato e degli ordinativi interni, piazzandosi così agli ultimi posti della classifica lombarda. Di segno opposto i dati di Mantova, che si posiziona ai vertici regionali, seguita da Lodi, Lecco e Cremona.
Il quadro lombardo, nel complesso, mostra un’economia in sofferenza, con la maggior parte delle province in territorio negativo. Solo poche realtà, tra cui Mantova, riescono a mantenere un andamento positivo in un contesto ancora incerto.
I DATI DELLA PROVINCIA DI MANTOVA
Per quanto riguarda la nostra provincia, considerando le variazioni tendenziali della produzione, quindi con confronto allo stesso periodo del 2024, il territorio vede una ripresa del +5,3%. Sempre tenendo presente le variazioni tendenziali, si evidenzia un aumento anche del fatturato totale (+1,7%), degli ordini interni (+0,9%) e degli ordini esteri (+4,9%). Per quanto concerne le aspettative per il periodo primaverile del 2025, per gli imprenditori mantovani emergono aspettative complessivamente in territorio negativo.
Nel primo trimestre 2025 mostra, invece, segnali di difficoltà il comparto artigianale: la produzione artigiana mantovana registra un calo tendenziale del -2,2%, così come una contrazione del fatturato (-2,4%) e degli ordinativi totali (-1,7%). Le aspettative degli artigiani per il secondo trimestre del 2025, sono complessivamente di incertezza, in linea con i dati lombardi.
I DATI DELLA LOMBARDIA
Analizzando il territorio regionale nel suo complesso, la Lombardia vede un leggero calo della produzione manifatturiera, pari al -0,4%, mentre risultano in crescita gli altri
indicatori: fatturato (+0,7%), ordini interni (+0,3%) e ordini esteri (+31%).
Nel dettaglio delle attività economiche, relativamente alla media regionale, nei primi mesi del 2025 emerge un andamento contrastante a seconda dei vari comparti: aumenti si registrano per gli alimentari, la chimica, la carta-stampa, l’abbigliamento, il legno-mobilio e i minerali non metalliferi; in contrazione invece la meccanica, la gomma-plastica, il tessile, le pellicalzature e i mezzi di trasporto. Sostanziale stabilità per la siderurgia.
Per quanto concerne le aspettative per il secondo trimestre del 2025, per gli imprenditori lombardi emerge complessivamente un clima di ottimismo per tutti gli indicatori, con la sola eccezione della domanda interna. Sul fronte dell’artigianato lombardo la produzione registra un -0,3%; segno meno anche per le due componenti degli ordinativi (-0,2%), mentre il fatturato si colloca in territorio positivo (+0,7%). Le aspettative degli artigiani lombardi per i mesi primaverili del 2025, vedono complessivamente un sentimenti di incertezza, soprattutto sul fronte della produzione, della domanda interna e del fatturato.