Produzione industriale in ripresa (+6,2%)

MANTOVA – La produzione industriale da gennaio a marzo 2021 vede una ripresa del +6,2% rispetto allo stesso periodo del 2020, influenzato dall’inizio della pandemia e dai primi lockdown. A dirlo l’analisi della congiuntura manifatturiera relativa al primo trimestre del 2021, effettuata dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova insieme a Confindustria Mantova.
Anche gli ordini interni, gli ordini esteri e il fatturato mostrano risultati positivi.

Per quanto concerne le aspettative per il secondo trimestre del 2021, per gli imprenditori mantovani emerge un clima di ottimismo sul fronte della domanda estera, del fatturato, della produzione, dell’occupazione e della domanda interna.
L’artigianato vede una variazione della produzione annua anch’essa positiva, pari +4,7%%, così come aumentano gli ordini esteri e il fatturato, mentre calano gli ordini interni.
I comparti della grande distribuzione e dei servizi mostrano ancora sofferenze, mentre in forte ripresa l’edilizia.

Considerando i dati congiunturali, ovvero confrontati con il trimestre precedente, emerge un aumento della produzione industriale, pari al +1,5%, più decisa rispetto al +0,2% lombardo. Mostrano una ripresa anche gli ordini esteri, il fatturato e gli ordini interni, al pari di quanto si verifica in Lombardia.
Gli altri indicatori congiunturali relativi alla provincia virgiliana vedono una sostanziale stabilità della quota di fatturato estero, mentre aumentano le giornate assicurate dal portafoglio ordini, che passano dai 64 giorni dello scorso anno ai 75 giorni dei primi mesi del 2021, con un leggero calo del tasso di utilizzo degli impianti. In salita i prezzi delle materie prime e dei prodotti finiti, mentre si contraggono le scorte dei prodotti finiti e la giacenza di materiali.

Considerando le variazioni tendenziali della produzione, quindi con confronto allo stesso periodo del 2020, come anticipato la provincia di Mantova vede una ripresa del +6,2%, inferiore rispetto al dato della Lombardia, pari al +8,7%. Tutte le province lombarde mostrano segno più con Mantova in quint’ultima posizione, seguita da Como, pavia, Sondrio e Varese; ai vertici della classifica troviamo invece Brescia, Lecco e Cremona.
Sempre tenendo presente le variazioni tendenziali, mostrano una ripresa gli ordini esteri (+6,8%), gli ordini interni (+4,5%) e il fatturato totale (+2,1%).

Dati che mostrano, dunque una tendenza di ripresa, ma va comunque considerato il periodo con cui ci confrontiamo dettato dall’inizio della pandemia, dai primi blocchi delle attività a causa del lockdown e dal clima di profonda incertezza degli imprenditori di fronte agli avvenimenti italiani e, progressivamente, mondiali.
Nel dettaglio delle attività economiche, relativamente alla media lombarda, a inizio 2021 la dinamica della produzione risulta essere in territorio positivo per quasi tutti i settori economici, con la sola esclusione di abbigliamento, tessile e alimentari che vedono segno meno. I settori che registrano un aumento più accentuato, superiore alla media, sono i mezzi di trasporto, la siderurgia, i minerali non metalliferi, il legno-mobilio, la meccanica e la gomma-plastica. Sempre positivi risultano la chimica e le pelli-calzature.
Per quanto concerne le aspettative per il secondo trimestre del 2021, per gli imprenditori mantovani emerge un clima di forte ottimismo su tutti gli indicatori: domanda estera, fatturato, produzione, occupazione e domanda interna; stesso clima si registra a livello lombardo.

Nel primo trimestre 2021 risulta complessivamente in ripresa anche il comparto artigianale, con la produzione mantovana che registra un aumento tendenziale del +4,7%, valore che risulta leggermente inferiore rispetto a quello lombardo, pari al +5,5%. Nel confronto con le altre province lombarde, Mantova si colloca circa a metà della classifica; ai vertici troviamo Bergamo, lecco e pavia, mentre in fondo si posizionano Milano, unica con segno meno, Lodi e Varese.
Rispetto allo stesso periodo del 2020, vedono un calo solo gli ordini interni, mentre sono in aumento gli ordini esteri e il fatturato.

Considerando il comparto della grande distribuzione, la variazione tendenziale relativa al volume di affari risulta in ripresa (+2,3%), mentre in Lombardia emerge ancora segno meno. Entrando nel dettaglio, il comparto dell’alimentare e quello del commercio non specializzato vedono una variazione di segno più, mentre il commercio non alimentare registra una contrazione.
Per quanto riguarda gli ordinativi, invece, si evidenzia una diminuzione per la provincia di Mantova, meno marcata rispetto a quella della Lombardia. In questo caso, pesano soprattutto gli esercizi non alimentari e i non specializzati, mentre gli esercizi alimentari vedono una sostanziale stabilità.

Il settore dei servizi, dal punto di vista del volume d’affari, mostra una diminuzione pari al -3,2% per il territorio virgiliano e al -1,8% per il territorio lombardo. Entrando nel dettaglio, rispetto al primo trimestre 2020, registrano una variazione positiva il commercio all’ingrosso e i servizi alle imprese, mentre vedono una forte contrazione gli alberghi e ristoranti e i servizi alle persone, sicuramente in quanto più colpiti dagli effetti della pandemia e delle chiusure.
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno emerge una forte ripresa per il comparto dell’edilizia, influenzato in gran parte dagli incentivi riservati al settore, con un aumento del volume d’affari pari al +10,6%, in linea con il dato della Lombardia pari al +10,1%. ; peggiore la situazione della Lombardia che mostra un -9,3% a livello tendenziale.

L’andamento che emerge per il primo trimestre dell’anno mostra certamente alcuni segnali di ripresa, anche se va tenuto conto che le variazioni sono influenzate dall’andamento del 2020 che si può suddividere in due momenti: una prima parte caratterizzata dall’impatto dell’emergenza sanitaria e dalle chiusure di moltissime attività e una seconda parte con già alcuni timidi segnali di ripresa, soprattutto nel periodo estivo.
I segnali di ripresa sono confermati anche dalle aspettative degli imprenditori, complessivamente positive per tutti gli indicatori, con ripercussioni ad esempio sugli investimenti, la programmazione delle attività e il lato occupazionale.
Il problema maggiore che si pone ora è quello relativo alle scorte dei prodotti e dei materiali che sono in via di esaurimento e alla difficoltà di reperimento degli stessi, aggiunto alle forti oscillazioni dei prezzi.
Ancora permangono incertezze sul prossimo futuro, legate al piano di vaccinazioni e dei richiami e soprattutto all’andamento della pandemia in certe aree del mondo, come l’India che con il blocco dell’export per i prodotti caseari può portare a ripercussioni sull’alimentare lombardo e mantovano, prodotto di punta delle esportazioni della nostra regione e provincia.

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