MANTOVA – Una formazione specifica per i volontari che operano nel Punto unico di accesso, all’interno della casa di comunità del Carlo Poma. Si è concluso il 27 maggio il ciclo di incontri che ha visto la partecipazione delle associazioni impegnate, a fianco degli operatori di Asst, nell’attività di accoglienza e informazione del Pua: CSV, Anffas, Cuore Amico, Aifa, Aipd, Aism, Alfaomega, Alice, Iom, Rete Movi, Agad, Alomar, Avulss, Oltre la siepe, Signora Parkinson, Spazio Accoglienza, per il distretto Mantovano; Volta per Volta ed Educare Oggi per il distretto Alto Mantovano; Non ti scordar di me, Avo, Caritas, Club delle Tre età per il distretto Basso Mantovano; Avulss per il distretto Casalasco-Viadanese.
Nei 4 incontri si è parlato dei compiti e delle esperienze dei volontari ad un mese dall’apertura, è stato fatto un workshop su come caratterizzare il punto unico si accesso puntando sulla partecipazione e motivazione e partendo dalle parole accoglienza, ascolto e comunicazione. “Il coinvolgimento del volontariato – spiegano in Asst – nasce dall’idea di superare un sistema settoriale e frammentato dei servizi, promuovendo approcci dinamici di identificazione dell’entità e della natura dei bisogni di salute della persona fragile o non autosufficiente in tutte le sue dimensioni fisica, sociale, psichica e funzionale”.