Serata di festa allo Sporting Club di Arbizzano per la presentazione della collana di letteratura sportiva “La coda del drago”, patrocinata dal Panathlon Mantova Tazio Nuvolari e Learco Guerra in collaborazione con il Panathlon Gianni Brera Università di Verona e con il Panathlon Verona 1954.
Ampio spazio è stato dedicato ai due volumi che riportano storie mantovane: “Nel nume del padre” di Massimo e Leonardo Castellani, un dialogo tra padre e figlio dai toni molto intensi, e “I guerrieri di Juric”, la storia del tecnico che ha guidato il Mantova con ottimi risultati e che ha riportato l’Hellas Verona all’attenzione del calcio nazionale. Adriano Ancona, giornalista del “Corriere dello Sport-Stadio” e autore del libro con la collaborazione di Alberto Sogliani (che ha raccontato le vicende dello Juric mantovano), ha svelato i retroscena delle due ultime grandi annate gialloblu dialogando con Alessandra Rutili, che ha realizzato con Romano Mattè gli interventi di carattere tecnico.
Lorenzo Fabiano è stato invece autore della prefazione mentre Carla Riolfi ha realizzato in coppia con Alberto Sogliani le interviste ai tifosi di Mantova, Crotone, Genoa e Hellas Verona.
Grande festa, nel corso della serata, in onore di Angelo Tagliapietra, una leggenda del mezzofondo azzurro, autore nel 1949, a soli 18 anni, di imprese rimaste nella storia della nostra atletica: il titolo italiano sui 1500 metri, la vittoria sensazionale all’Arena di Milano su Gaston Reiff, campione olimpico dei 5000 metri dopo aver battuto nientemeno che Emil Zatopek. Novant’anni (portati benissimo) appena compiuti, Tagliapietra ha dialogato con Paola Colaprisco, autrice del libro che racconta la saga della sua famiglia e al quale hanno collaborato Erminio Azzaro con la prefazione, Alessandro Fontana. Nicole Lorenzet e Sara Perin.
Nel corso della serata è stato consegnato a Tagliapietra anche un premio speciale, la medaglia delle Fiamme Oro realizzata dall’orafo Alberto Zucchetta. Alla consegna ha presenziato il delegato del Coni mantovano Giuseppe Faugiana.