Quistello, dal passato al presente: omaggio alla Prima Lega Contadina con libro e mostra

QUISTELLO – Si concludono le celebrazioni del 50° del Monumento alla Prima Lega Contadina di S. Rocco, con la presentazione del libro che raccoglie gli atti del convegno storico scientifico, oltre alle immagini della mostra d’arte “Il Capolega e il suo popolo”, la mostra fotografica sul 1 maggio 1974 e la manifestazione della Festa del Lavoro dello scorso anno.

Il libro sarà presentato sabato 22 marzo alle ore 17 presso l’Hub Oltrepò Mantovano, sono previsti gli interventi di Maria Cristina Calciolari Assessore alla cultura del Comune di Quistello, Claudia Bonora Previdi Presidente dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea, le testimonianze di Sergio Soprani e Giovanni Zavattini, mentre l’intervento conclusivo è stato affidato al prof. Marco Carlo Belfanti ordinario di Storia Economica al Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Brescia. Durante la presentazione l’Associazione Librarti darà lettura di alcuni significativi articoli contenuti nello statuto della Prima Lega Contadina d’Italia.

1à maggio 1974, viene inaugurato il Monumento alla prima Lega Contadina alla presenza del ministro del lavoro Luigi Bertoldi

“Con la presentazione del libro – spiega Maria Cristina Calciolari Assessore alla Cultura del Comune di Quistello – chiudiamo la serie di eventi che hanno celebrato il 50° anniversario del Monumento alla Prima Lega Contadina d’Italia, è una storia tutta da tenere a memoria, riguarda la nostra terra e parla del riscatto morale e sociale dei braccianti di S. Rocco e delle loro famiglie. Il Monumento nazionale di S. Rocco rappresenta il simbolo e il valore del sacrificio e della lotta, per quanto hanno fatto i braccianti e le loro famiglie. Posso anticipare che stiamo lavorando a un progetto per realizzare una banca della memoria con la raccolta per valorizzare materiali, immagini, testimonianze della Prima Lega contadina d’Italia a S. Rocco di Quistello”

Alcuni cenni storici

La Prima Lega Contadina d’Italia nasce a S. Rocco nel maggio del 1890, la compongono 55 soci unitamente ai propri nuclei familiari. Il preciso intento della Lega è quello “di diffondere fra i contadini e fra tutti i lavoratori la solidarietà ed il concetto dell’unità che deve animare gli oppressi durante la dura lotta del loro riscatto morale e civile”. I membri della Lega s’impegnarono altresì nell’organizzare le scuole serali, onde consentire agli adulti illetterati o appena alfabeti, di conseguire la licenza di terza elementare, nell’ intento di elevare il livello culturaleNel 1899 il presidente Luigi Ghidoni sottoscrive il primo contratto di mezzadria collettiva in una grande azienda, la Lega deve garantire il lavoro e sostenere metà delle spese di conduzione, il prodotto viene ripartito nella misura del 50% ad ognuna delle due parti, questa nuova organizzazione segna un deciso progresso economico e sociale.Nel 1908 all’esposizione di Piacenza fu assegnato alla Lega di S. Rocco il diploma della medaglia d’argento per indicare la serietà e l’impegno per l’adozione di tecniche produttive all’avanguardiaLa Lega concluse la sua attività nel 1915, raggiungendo i 149 iscritti di cui 72 donne.

Come nasce il Monumento

La prima idea, inizia nel marzo 1954, con la costituzione di un gruppo di iniziativa per realizzare il Monumento al Capo Lega, il gruppo è formato da figli e nipoti dei braccianti di Quistello, con il sostegno della Federbraccianti locale, lanciano un appello : “Noi figli e nipoti dei nostri Fondatori vi rivolgiamo un appello perché qui sorga ad eterno ricordo di lotta e di sacrificio, a stimolo ed esempio per i venturi, il Monumento al Capo Lega d’Italia. Vi chiediamo una lira, un granello del marmo cui affideremo di simboleggiare, nel Capo Lega Italiano, tutti i pionieri della organizzazione sociale, tutti senza distinzione di sorta e tutti i lavoratori che in generazione in generazione, combattono la più civile, la più umana, la più nobile delle battaglie. Purtroppo questo tentativo non riesce a raccogliere le risorse per realizzare il monumento, sarà solo alla fine del 1972 che il Comune di Quistello con il Sindaco Spartaco Pedrazzoli avvia le basi del progetto che portano finalmente alla realizzazione del Monumento Nazionale.

Il 1 maggio 1974 a S. Rocco, in un pomeriggio di sole, nella Festa del Lavoro, i partecipanti con l’abito della festa con il garofano rosso che svetta dal taschino della giacca si ritrovano in una piazza stracolma di persone, intere famiglie seguono con una grande e caloroso applauso lo scoprimento della statua di bronzo realizzata dall’artista Giuseppe Gorni, in quel giorno S. Rocco fu al centro di un evento Nazionale con la presenza del ministro del Lavoro on. Luigi Bertoldi.