Quistello, Palazzo Palestra: restauro e futuro museo, un ponte sulla memoria

QUISTELLO – Proseguono i lavori di recupero del Palazzo Palestra. Nei giorni scorsi è stato effettuato un sopraluogo sul cantiere, alla presenza dell’Amministrazione Comunale, del direttore dei lavori e dei responsabili dell’ufficio tecnico. Lo stato di avanzamento ha evidenziato la conclusione degli intonaci interni, mentre a breve inizierà la predisposizione per l’installazione degli impianti.

Il cronoprogramma dei lavori, tuttavia, evidenzia alcuni ritardi rispetto alla tabella di marcia prevista.

“Confidiamo che l’impresa recuperi i ritardi accumulati e che vengano rispettati i tempi di conclusione dei lavori, per poter finalmente riconsegnare alla cittadinanza questo luogo rappresentativo e centrale per la socialità e l’aggregazione,” ha dichiarato il vicesindaco e assessore all’urbanistica, Massimo Marchini.

Il recupero dello storico Palazzo Palestra, ex Casa del Balilla, è inagibile da oltre 12 anni e versa in gravi condizioni di degrado. Le lavorazioni prevedono il restauro architettonico, il miglioramento sismico, il ripristino degli impianti e l’efficientamento energetico. I lavori, aggiudicati in base a gara per un importo di 1.702.115,28 euro (IVA esclusa), dovrebbero concludersi entro la fine del 2025.

Una volta completato, l’amministrazione comunale intende valorizzare la struttura: al piano terra sarà adibita a sala polifunzionale per la cittadinanza, mentre il primo piano sarà dedicato alla collezione di Giorgio Breviglieri, 93 anni quistellese, composta da 6.200 oggetti, documenti, modellini, elmetti, divise, medaglie e armi rese inoffensive del secondo conflitto mondiale. Breviglieri, intende donare tutta la sua collezione, attualmente conservata in casa, al Comune di Quistello affinché possa essere valorizzata per realizzare un museo storico permanente, accessibile ad appassionati, studenti di ogni ordine e grado e visitatori.

La costruzione, originariamente denominata “Casa del Balilla e Palestra”, risale al 1929 e si inserisce nel contesto della pianificazione fideistica dell’educazione fascista, uno dei più ambiziosi esperimenti di educazione di Stato nella storia. Il progetto fu redatto dall’Unione Territoriale di Quistello, di cui Giuseppe Gorni era responsabile, e a lui sono attribuiti sia il disegno della facciata principale che la decorazione. Particolarmente interessante è il prospetto posteriore, decorato con affreschi inneggianti alle attività ginnico-sportive, mentre l’edificio conserva ancora l’esuberante recinzione progettata dallo stesso Gorni