MILANO – Le limitazioni all’erogazione dell’energia elettrica, così come proposto nel Piano europeo per la riduzione dei consumi presentato ieri a Strasburgo, se non coordinate correttamente, possono costituire una seria minaccia alla sopravvivenza delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica e alla disponibilità di dati e servizi di interesse pubblico: a dirlo è l’AIIP – Associazione Italiana Internet Provider, che in queste ore ha lanciato l’allarme chiedendo al Governo garanzie concrete sul fatto che non ci sarà il black-out per la rete TLC italiana.
“Da molti mesi sappiamo che, a fronte del crescente rischio concreto di razionamento, l’unico modo per calmierare i picchi elettrici nell’arco di una giornata consiste nel limitare i contatori riducendo la potenza elettrica rispetto a quella inizialmente contrattualizzata – spiega il Presidente di AIIP, Giovanni Zorzoni. – Se questa operazione troverà concreta realizzazione senza escludere i contatori che alimentano gli elementi di rete degli operatori TLC, la rete italiana andrà incontro ad un sicuro collasso. Infatti, se i siti trasmissivi (POP, armadi attivi, siti di rigenerazione) verranno limitati da remoto a meno della potenza necessaria al loro funzionamento, smetteranno di funzionare a macchia di leopardo provocando un effetto a catena di dimensioni nazionali con interruzioni generalizzate, con conseguenze devastanti e non prevedibili”.
Per scongiurare il pericolo di black-out dei servizi di telecomunicazione, AIIP propone di creare una whitelist dei POD (codici dei contatori) in bassa tensione degli operatori di telecomunicazione da trasmettere a E-Distribuzione. In questa maniera – è questo l’auspicio dell’Associazione – in caso di limitazioni, queste non andranno a colpire gli elementi di rete degli operatori.
“La situazione è grave – ribadisce Zorzoni. – Per questo chiediamo che il Governo istituisca un tavolo tecnico urgente affinché i benefici che derivano dalla protezione delle reti di telecomunicazione non vengano minacciati da quello che, di fatto, sarebbe il marginale risparmio energetico derivante dalla limitazione selettiva di determinate reti. Abbiamo lanciato il nostro appello ai Ministeri della Transizione Ecologica e dello Sviluppo Economico ma anche ad AGCOM, alle altre Autorità, e all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che abbiamo incontrato solo pochi giorni fa. L’auspicio di AIIP è che, grazie anche al contributo dell’Associazione, le autorità competenti possano raggiungere una piena consapevolezza delle interazioni tra sistemi cloud-centric, e quindi delle possibili ripercussioni che potrebbe provocare un razionamento indiscriminato dell’energia elettrica”.