MILANO – Per scegliere il candidato in Lombardia “proporremo lo strumento delle primarie di coalizione aperte a tutti i cittadini”. Lo ha detto il segretario lombardo del Pd, Vinicio Peluffo, al termine dell’assemblea regionale che si è tenuta oggi a Milano.
La relazione finale che ufficializza la via delle primarie è stata votata con larga maggioranza, nessun contrario e 16 astenuti e prevede appunto di proporre le primarie agli alleati e se, nella discussione con loro, si deciderà di fare altrimenti per definire il candidato governatore, questa decisione sarà votata in assemblea.
“Se non si raggiungesse un accordo sulle primarie di coalizione e si trovasse un altro accordo – ha aggiunto Peluffo – questo verrà sottoposto al voto dell’assemblea regionale che abbiamo deciso di tenere convocata ad horas fino al 20 novembre perché siamo convinti che i tempi per decidere siano maturi”.
Inoltre “abbiamo deciso di costituire un comitato di saggi composto da personalità lombarde – ha proseguito – un organo di garanzia per lo svolgimento delle primarie se questa sarà la decisione”. L’auspicio è costruire “una coalizione ampia che superi le divisioni nazionali del 25 settembre” e che siano “rapidi” i tempi per le eventuali primarie.
Peluffo ribadisce che il Pd non sosterrà la Moratti così come aveva già fatto nei giorni scorsi evidenziando che il profilo dell’ex vicepresidente della Regione “è connotato all’interno del centrodestra, il suo campo di appartenenza è quello”.
Una piccola parte dei dem sarebbe aperta invece avalutare la partecipazione nella coalizione della Moratti a patto che non sia lei la candidata del centrosinistra.
L’annuncio arrivato oggi dalla stessa Moratti riguardo al fatto che sarà lei la canbdidata presidente alla Regione per Calenda e Renzi sembra quindi interrompere qualsiasi ipotesi, pur remota, di dialogo tra i dem e il terzo polo in vista delle regionali.
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