MILANO – Un piano triennale da 6,4 milioni di euro, assunzioni e nuova sede: la Regione Lombardia investe sul settore fitosanitario, una tema cardine per il futuro dell’agricoltura.
20 i funzionari assunti, che nel ruolo di ispettori potranno potenziare il servizio e a breve l’inaugurazione della nuova sede a Canneto sull’Oglio nel cuore di una delle zone più importanti del vivaismo europeo.
“Vogliamo mettere in campo tutte le azioni necessarie per proteggere e conservare le coltivazioni lombarde” – ha commentato l’assessore Rolfi in seguito all’approvazione del piano fitosanitario triennale da parte della Commissione consiliare. “Con questa riorganizzazione di funzioni – prosegue Rolfi – sarà la direzione regionale dell’agricoltura a occuparsi di programmazione mentre a Ersaf spetterà l’attività di controllo. Un riordino che renderà più fluide le procedure per costruire interventi di difesa adeguati”.
Gli obiettivi del piano sono: l’applicazione della nuova normativa UE di riferimento e l’individuazione di obiettivi strategici per il triennio come: il potenziamento della prevenzione dei rischi derivanti dagli organismi nocivi rafforzando i programmi di sorveglianza del territorio e di gestione delle emergenze, il dialogo con gli operatori professionali.
Tra le iniziative prioritarie quella di studiare e combattere gli agenti esterni, insetti alieni su tutti, che stanno creando danni milionari all’agricoltura lombarda “E’ fondamentale per non vanificare gli investimenti fatti dalle aziende agricole e per difendere il reddito dei lavoratori – dice Rolfi – ci sono intere filiere a rischio, in particolare quella della frutta, e non possiamo permetterci di perdere un patrimonio che è parte integrante della nostra economia. Penso alla cimice asiatica, alla maculatura bruna, alla Popillia japonica, alla cascola delle olive: agenti sui quali bisogna intervenire rapidamente”.
Contro la cimice asiatica è iniziata la sperimentazione della vespa samurai e nel 2021 sono previsti ulteriori lanci oltre a studi scientifici aggiuntivi. “Vigileremo in maniera puntuale anche sul nuovo Piano d’Azione Nazionale che per alcuni aspetti sta prendendo una deriva ideologica che rischia di danneggiare l’agricoltura. La soluzione ai problemi – sottolinea Rolfi – non può essere quella di mettere al bando alcuni prodotti fitosanitari che al momento non presentano alternative valide. Vietarli significa lasciare gli agricoltori senza armi per combattere i problemi. L’uso sostenibile di questi prodotti deve incontrare le esigenze delle aziende agricole e la Regione Lombardia continuerà a lavorare per un equilibrio tra questi due fattori” conclude Rolfi.