Roverbella, nel 2026 l’abbattimento dell’acquedotto. Le antenne posizionate su un traliccio

ROVERBELLA – L’acquedotto di Roverbella verrà demolito l’anno prossimo e sulla sua area sorgerà un traliccio sul quale verranno posizionate le antenne della telefonia e della videosorveglianza che già da diverso tempo sono situate proprio in cima all’alto edificio.

Dal punto di vista delle telecomunicazioni, dunque, non cambierà nulla. Dal punto di vista dello skyline, invece, cambierà tutto. Del resto, ha ricordato il sindaco Mattia Cortesi a margine del consiglio comunale di ieri sera in cui l’argomento è apparso all’interno del Piano Alienazioni, la vicenda relativa alla torre idrica dell’acquedotto rappresentava una delle priorità fin dal suo insediamento in Comune nel 2019, anche perché dal 2017 su di esso pendeva un esposto presentato dai cittadini.

Lungi dall’essere a rischio crollo, l’alto edificio presentava dei problemi di staticità, a cominciare dalle perdite d’acqua che lo caratterizzavano da anni. “Con determinazione – ricorda Cortesi – insieme ad Ato e Aqa abbiamo promosso tutte le indagini del caso e pianificato gli interventi. Dal 2020 al 2023 Aqa ha realizzato i lavori grazie ai quali i pozzi di Malavicina, Roverbella e Canedole sono stati ampliati e da mesi ormai fanno già le veci dell’acquedotto, che l’anno scorso è stato completamente svuotato e dunque reso non più operativo”.

L’anno prossimo l’acquedotto di via Marco Polo verrà definitivamente demolito, rimaneva però la questione delle antenne: “con i gestori dei sistemi di videosorveglianza e di telefonia abbiamo cercato la soluzione – conclude Cortesi – trovandola infine nella realizzazione di un traliccio su cui saranno installate le antenne già oggi presenti”.