Salis ai domiciliari, il padre Roberto: “La svolta con la candidatura”

SUZZARA-MANTOVA – Giornata mantovana per Roberto Salis che questa mattina era al banchetto della lista Insieme Suzzara a sostegno del candidato sindaco Alessandro Guastalli con Pd, Go Suzzara e Movimento Cinque Stelle.
Una visita lampo nella Città del Premio per promuovere l’inziativa della figlia Ilaria Salis che si è candidata per la lista Alleanza Verdi – Sinistra Italiana alle elezioni Europee. Al banchetto erano presenti Peppe De Cristoforo, capogruppo al Senato e membro della segreteria nazionale di Alleanza Verdi – Sinistra Italiana; Erica Innisi candidata alle europee; Andrea Cantoni consigliere comunale uscente di La Sinistra per Suzzara; Noriana Daffini portavoce Europa Verde oltre ai candidati della lista Insieme Suzzara.
Dopo aver parlato con alcuni cittadini e con la presidente Anpi di Suzzara-Motteggiana-Gonzaga Anna Pezzella, Roberto Salis ha scambiato qualche parola con i cronisti: “Ilaria si è candidata per dimostrare la sua innocenza nell’ambito di un processo giusto in Ungheria. Abbiamo visto che ciò non è possibile perché è un processo politico e strumentale da parte di Orban che vuole combattere i sui oppositori. Abbiamo scelto la strada della candidatura perché da quel momento finalmente siamo riusciti ad ottenere gli arresti domiciliari, chiesti per sette volte e sempre negati. Ora c’è da compiere l’ultimo passo facendola eleggere alle elezioni europee in modo che possa godere dell’immunità e possa tornare a casa il più presto possibile. Io sto conducendo una campagna elettorale “per conto terzi” perchè mia figlia essendo in prigione non può farla di persona. Io non sono certamente bravo come lei perchè politicamente è molto più preparata di me. Ilaria dovrà accontentarsi di quello che sto facendo”.
Il padre Roberto si sente con Ilaria ma con un tempo estremamente limitato: “Possiamo parlare al telefono 70 minuti la settimana. Abbiamo due ore di collegamento su Skype al mese e due ore di visita al mese. Quando ci sentiamo cerchiamo di tenerci su di morale. Lei si rende conto del dolore provato in questi mesi dalla famiglia e dalla mamma. Noi cerchiamo di sostenerci reciprocamente anche se Ilaria è una ragazza molto forte”.
Per quanto riguarda lo stato di salute di Ilaria, il padre Roberto ha aggiunto: “E’ in carcere 23 ore al giorno. Ha solo un’ora d’aria che non le viene concessa tutti i giorni. Se deve fare la spesa, per esempio, ora che è ai domiciliari non la può fare. Certamente ora sarà ospite di una casa dove potrà stare meglio, dormire e mangiare meglio. Potremo controllare il suo stato psico-fisico e piano piano farla riprendere una vita normale”.
Ilaria è in Ungheria dal giorno dell’arresto: l’11 febbraio 2023 ed è stata fino al 7 settembre senza poter avere contatti al di fuori dei suoi avvocati. “Ha passato un periodo estremamente duro. I primi giorni di detenzione sono stati di tortura vera e propria con privazioni che non sono degne di uno stato civile europeo”.
Salis, dopo la tappa suzzarese, è stato protagonista a Mantova di un dibattito al Cinema del Carbone insieme a De Cristofaro, Innisi, Arianna Bettin, anche lei candidata al Parlamento europeo per Alleanza Verdi Sinistra. Angelica Paroli, segretaria provinciale di Sinistra Italiana Mantova, ha moderato il dibattito

 

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