San Giuseppe, la Cna: “ricorrenza che celebra lavoro manuale e botteghe artigiane”

MANTOVA – Domani, 19 marzo, si celebra la festa di San Giuseppe, patrono degli artigiani e di tutti i lavoratori. Una ricorrenza che onora la figura di San Giuseppe, falegname esempio di laboriosità, saggezza e umiltà, simbolo del valore delle mani come emblema della dignità e del sacrificio del lavoro e della vita dell’uomo. “È importante mantenere viva la memoria storica, il senso di spiritualità e l’importanza del lavoro manuale”, afferma Franco Bruno, portavoce della Cna, in occasione della festa di San Giuseppe. La giornata, infatti, rappresenta la celebrazione della famiglia artigiana, delle “botteghe artigiane”, sempre più rare, e un pensiero va ai genitori e ai nonni che le hanno fondate.

In un mondo sempre più automatizzato, Bruno sottolinea l’importanza del lavoro dignitoso e creativo delle mani degli artigiani: “Le botteghe, gli antichi saperi e i nuovi mestieri sono un patrimonio dell’umanità che non deve essere disperso”. Negli ultimi decenni, infatti, il lavoro manuale ha subito una svalutazione culturale ingiustificata, purtroppo, in un’epoca in cui i cambiamenti tecnologici sono all’ordine del giorno. Tuttavia, rimane fondamentale la centralità dell’uomo con il suo sapere, la sua esperienza, passione ed etica, che non devono essere influenzati da un algoritmo. “Non bisogna cadere nella contrapposizione tra lavoro intellettuale e lavoro manuale. Ricordare San Giuseppe significa riconoscere la dignità del lavoro umano”, conclude Bruno.