L’aula del Consiglio regionale ha bocciato l’ammissibilità, valutata dall’Ufficio di Presidenza, della proposta di referendum abrogativo parziale – avanzata dal gruppo del PD – circa il “Testo Unico delle leggi regionali in materia di sanità”.
In merito è intervenuto in aula il Consigliere regionale, membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, Alessandra Cappellari.
“La sinistra vuole prendere in giro i cittadini lombardi coinvolgendoli in un referendum che è totalmente inammissibile dal punto di vista formale, in quanto contrasta non solo con la normativa regionale, oltre ad essere inapplicabile nel merito poiché avrebbe come conseguenza quella di bloccare il sistema sanitario lombardo eliminando la libertà di scelta tra pubblico e privato che da sempre garantiamo per i cittadini lombardi e no. Questo senza proporre un modello alternativo e colpendo 33mila lavoratori del comparto”.
“I Lombardi hanno già votato un referendum e sono state le ultime elezioni regionali che hanno visto trionfare il centrodestra guidato da Attilio Fontana, sancendo anche l’adesione a un modello sanitario, quello lombardo, che è sì migliorabile ma è attualmente eccellenza a livello nazionale ed europeo proprio per la cooperazione tra pubblico e privato” sottolinea Cappellari.
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