MILANO – Non aveva il biglietto e il controllore gli ha chiesto i documenti: poteva essere una situazione di routine e invece si è trasformato in un’aggressione.
Il capotreno, un mantovano di 42 anni dipendente di Trenord, è stato pestato con un calcio al basso ventre che lo ha costretto a trascorrere la notte in ospedale.
Il tutto è successo ieri sera intorno alle 18 mentre il treno per Milano era in viaggio verso Codogno. Il ferroviere stava controllando i biglietti, un passeggero non lo aveva e non voleva nemmeno farlo, la situazione si stava surriscaldando e così il capotreno si è allontanato, ha chiuso le porte a Codogno e il treno è ripartito, è stato allora che l’uomo lo ha raggiunto e gli ha sferrato un calcio al basso ventre. All’arrivo alla stazione di Lodi, c’erano già gli operatori del 118 e gli agenti della polizia ferroviaria, il ferroviere è stato trasportato al pronto soccorso mentre nel frattempo l’aggressore è riuscito a fuggire.
Su quanto accaduto indaga la Polfer per risalire all’identità del responsabile, che, da una prima ricostruzione, parrebbe essere una persona già nota alle forze dell’ordine per altri episodi di violenza, alcuni dei quali avvenuti sempre sui treni.
Sono almeno una trentina i casi di aggressione e violenza nei confronti dei capitreno e del personale di stazione nel Mantovano. Oltre 800 quelli a livello nazionale nel 2024.