SAN BENEDETTO PO – Quest’anno, il Comitato “Vogliamo il Ponte” ha deciso di fare auguri di Natale particolari ai suoi concittadini, offrendo loro qualcosa di più di un semplice messaggio di auguri. Sulla pagina Facebook del Comitato è stato infatti pubblicato un lungo post che racconta una storia affascinante. Il Comitato ha scelto di condividere un video che racconta la storia del ponte attraverso una narrazione molto personale.
Il video, pur essendo un po’ lungo, viene definito “omologato” dal Comitato, in riferimento alla lunga storia del ponte stesso. In modo originale, il ponte “parla” ai cittadini: è lui, infatti, a raccontare la sua storia, dal suo concepimento alla sua realizzazione, passando per i cambiamenti che ha attraversato nel tempo. La narrazione culmina con un augurio di buone feste, un gesto che non solo celebra il Natale, ma anche la storia e l’importanza di questo elemento simbolico per la comunità.
Un modo originale e significativo per il comitato di condividere il suo spirito festivo e, allo stesso tempo, il legame con la storia e il territorio che il ponte rappresenta.
Di seguito il testo integrale della storia
Cari cittadini,
questo Natale ho deciso di scrivervi questa lettera perché so bene da quanto tempo vi faccio penare.
Sono il vostro vecchio ponte. Sin da quando ho sostituito il vecchio ponte di barche, ho compreso quanto sarei stato importante per garantire il collegamento stradale del basso mantovano. Negli anni ’60 fui realizzato in parallelo alla vecchia struttura proprio per evitare interruzioni alla circolazione; pensate che all’epoca la manutenzione del ponte di barche veniva fatta mentre le auto continuavano a passare… ma ovviamente erano altri tempi.
In pochi sanno che non sono mai stato inaugurato ufficialmente. Visti i continui rinvii, un giorno tre automobilisti, stufi di allungare il tragitto, decisero di togliere le sbarre di testa propria e… via, il traffico ebbe inizio.
Tutti ignoravano, però, che fossi nato con dei problemi strutturali: durante la mia costruzione non tutto andò per il verso giusto e, già nel 1987, iniziai a mostrare i primi acciacchi. Dal 1993 sono cominciate le chiusure al traffico e le limitazioni al transito che vi hanno causato tanti disagi e che vi hanno spinto, giustamente, a protestare.
Con il terremoto del 2012 è diventato chiaro che non avrei potuto resistere ancora a lungo. Si è così decisa la realizzazione di un nuovo ponte: un’opera unica nel suo genere, che farà da apripista a molte altre.
Oggi siamo alla fine del 2025 e, vi giuro, speravo di essere ormai solo un ricordo lontano. Invece, purtroppo, sono ancora qua. Speravo che il prossimo anno portasse tempi certi per la mia “uscita di scena” ma la burocrazia italiana sembra infinita. Oggi abbiamo una data per l’inizio dei lavori — speriamo a maggio 2026 — ma non sappiamo ancora nulla su come si svilupperà concretamente il cantiere; lo scopriremo solo vivendo.
So che siete stanchi, e lo sono anch’io. Sono troppi anni che si parla di me e che si spendono fondi che meriterebbero di essere destinati ad altre opere pubbliche.
Il mio augurio per tutti voi è che nel 2026 il cantiere parta finalmente sul serio e che il traguardo della fine dei lavori diventi, giorno dopo giorno, sempre più vicino.
Voglio comunque farvi gli auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo e grazie della vostra pazienza”.
















