L’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici del Distretto del fiume Po ha evidenziato una situazione critica nel Delta del Po, dove il cuneo salino ha già risalito il fiume fino a 7 chilometri dalla costa, destando forte preoccupazione.
Il mese di giugno è stato caratterizzato da temperature elevate e precipitazioni generalmente inferiori alla media nel Distretto del Po. Nonostante i volumi invasati nei Grandi Laghi siano in linea con i valori tipici, le portate transitanti lungo l’asta principale del Po sono state mediamente inferiori al normale e si prevede un’ulteriore riduzione nei prossimi giorni.
Questa diminuzione drastica della portata, con valori a Pontelagoscuro che si attestano sotto i 600 mc/s, sta intensificando la risalita dell’acqua salata dal mare nei tratti terminali del fiume, in particolare nei rami del Po di Maistra, Pila, Tolle e Gnocca. La progressiva salinizzazione dell’acqua sta già causando l’interruzione delle derivazioni irrigue nei primi 6-7 chilometri dalla foce, compromettendo il servizio irriguo in aree come le isole di Ca’ Venier e Polesine Camerini, e le zone di Scardovari, Santa Giulia e Bacucco nei comuni di Porto Tolle e Ariano nel Polesine.
Considerate le risultanze dell’Osservatorio, la severità idrica a scala distrettuale è stata classificata come “BASSA con precipitazioni”. Tuttavia, la situazione del Delta rimane sotto stretta osservazione. Per contrastare l’avanzata del cuneo salino, è stato richiesto ai regolatori dei Grandi Laghi di garantire rilasci adeguati verso il fiume Po nelle prossime settimane, riconoscendo il loro significativo contributo ai deflussi.
L’Osservatorio continuerà a monitorare l’andamento della disponibilità idrica e si riunirà nuovamente per rivalutare la situazione in base alle precipitazioni attese. Tutti i dati analitici del Distretto sono disponibili per la consultazione sul portale istituzionale dell’ente: https://www.adbpo.it/osservatorio-permanente/.
(Foto Elio Ottenio)