SUZZARA – Questa mattina alla scuola dell’infanzia Atlantide che fa parte
dell’ Ic.1 “Margherita Hack” si è svolta la conferenza stampa di presentazione delle attività del progetto “Dire, fare, educare”. Si tratta di un progetto rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia (3,4, 5-6 anni) con fragilità non legate a situazioni di disabilità. L’obiettivo è potenziare abilità e competenze per favorire lo sviluppo educativo e sociale.
Erano presenti Anna Gerola direttore di Asst Mantova, Anna Bonini del Comitato di Garanzia della Fondazione “Montecchi”, Cristina Ronconi e Sara Facchinetti dei Asp “Socialis”, Maria Pisaniello, dirigente scolastica Ic.1, Manuela Righi vicepresidente di coop, Simpatria oltre agli amministrori comunali del distretto suzzarese tra cui l sindaco Alessandro Guastalli e la vicesindaca Patrizia Mantovani (Suzzara), il vicesindaco Antonio Lui (Pegognaga), la vicesindaca Carla Ferrari (Gonzaga) e l’assessore alla scuola Tiziana Piva (Motteggiana).
Durante l’incontro sono stati illustrati gli obiettivi e le modalità di attuazione del progetto, già avviato sul territorio con l’attivazione di 8 laboratori: 4 nei Comuni di Suzzara e Motteggiana e 1 per ognuno dei Comuni di Gonzaga, Moglia, Pegognaga e San Benedetto Po. I laboratori coinvolgono gruppi di 12 bambini, individuati grazie a una valutazione effettuata dalle insegnanti nel mese di ottobre mediante griglie osservative.
La formazione dei gruppi è avvenuta in collaborazione con logopediste ed educatrici, garantendo un approccio mirato e personalizzato. Ogni laboratorio prevede due incontri settimanali, con un calendario che si estende da novembre di quest’anno a maggio 2025. Il progetto è attuato da Asp “Socialis” in collaborazione con Asst Mantova e Fondazione F.lli Montecchi, quest’ultima finanziatrice del progetto con un contributo di 150.000 euro. Parte dei fondi è stata destinata all’acquisto di materiali per i laboratori, che resteranno a disposizione delle scuole.
Gli interventi educativi personalizzati sono definiti in collaborazione con la Neuropsichiatria infantile di Asst Mantova, le scuole e le famiglie, garantendo un supporto qualificato che favorisce la frequenza scolastica e l’integrazione dei bambini nel contesto didattico. Questa iniziativa rappresenta un’importante esperienza di integrazione socio-sanitaria, frutto di un lavoro di rete significativo che ha coinvolto scuole, famiglie, professionisti e istituzioni. È un esempio di buona collaborazione tra enti pubblici e Terzo Settore, orientata a rispondere in modo concreto e mirato ai bisogni educativi e sociali del territorio.