POGGIO RUSCO – Serata di tensione quella di ieri. Intorno alle 21, il capotreno del regionale Bologna–Bolzano ha contattato il numero di emergenza 112 segnalando un episodio di violenza a bordo: un uomo stava strattonando una giovane donna, in stato di gravidanza. I due erano appena scesi alla fermata di Poggio Rusco.
Poco dopo, una seconda chiamata è giunta da un cittadino che, allarmato dalle urla provenienti dalla strada, ha segnalato una lite violenta nei pressi della stazione ferroviaria. Sul posto è intervenuta una pattuglia dei Carabinieri di Poggio Rusco, che ha faticosamente separato i due. La donna, 25 anni, residente in provincia di Treviso, si presentava in forte stato di agitazione, con segni evidenti di percosse e la maglietta strappata.
Ai militari ha raccontato di essere stata aggredita a bordo del treno dal compagno un 27enne di origine marocchina, senza fissa dimora, a cui aveva rivelato di essere incinta. La giovane ha riferito di essere stata presa per il collo, schiaffeggiata e costretta a rimanere seduta, mentre l’uomo le strappava la borsa e gli indumenti. I segni sul collo, sulle gambe e in altre parti del corpo sono stati mostrati ai Carabinieri.
È stata immediatamente chiamata un’ambulanza, i cui volontari della Croce Bianca di Quistello. hanno trasportato la donna all’Ospedale Civile di Borgo Mantovano per le cure del caso.
L’uomo è stato condotto presso la Stazione dei Carabinieri, dove è stata avviata un’indagine approfondita, con l’ascolto di testimoni e della vittima. Gli accertamenti hanno evidenziato comportamenti reiterati di minaccia e violenza, legati a motivi di gelosia. Sulla base degli elementi raccolti, il soggetto è stato dichiarato in stato di arresto per i reati di maltrattamenti contro un familiare convivente e lesioni personali. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito alla casa circondariale di Mantova, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nella mattinata di oggi, la ragazza – italiana ma non residente nel comune– è stata accompagnata alla stazione ferroviaria di Poggio Rusco, dove ha raggiunto il paese d’origine dei suoi genitori, per essere accolta in un contesto familiare protetto.