Sostegno alla Flotilla tramite altoparlanti, bufera al Fermi. Fratelli d’Italia: “inaccettabile indottrinamento”

MANTOVA – “Basta indottrinamento!”. Il sostegno alla Flotilla letto e trasmesso da alcuni studenti agli altoparlanti dell’Istituto Fermi di Mantova è diventato un caso politico nell’arco di pochissime ore, non senza la sollecitazione di studenti e genitori che hanno informato gli esponenti locali di Fratelli d’Italia, che si sono messi subito in moto: a livello mantovano con il Coordinatore provinciale di Gioventù Nazionale Leonardo Minelli, a livello regionale con l’Assessore virgiliano in Regione Alessandro Beduschi e, da quanto si apprende, anche a livello parlamentare, con la Senatrice Paola Mancini che sembrerebbe intenzionata a portare la questione in ulteriori sedi istituzionali.

Tutto nasce dall’iniziativa di alcuni studenti del Fermi, che sarebbe stata avallata – o comunque non osteggiata – dalla Dirigente scolastica Marianna Pavesi. Sulla scia delle grandi manifestazioni di piazza dei giorni scorsi, i ragazzi hanno scritto un documento con il quale ribadiscono il sostegno alla Global Sumud Flotilla che – si legge nel testo – “ha attraversato il mare per far arrivare a tutto il mondo un messaggio potente di nonviolenza, solidarietà e speranza verso il popolo palestinese. Noi siamo tra coloro che lo accolgono e lo rilanciano da terra. Perché la pace va costruita, giorno dopo giorno”.

Nella mattinata di ieri il messaggio è stato trasmesso via altoparlanti in tre orari: alle 7.50, alle 10 e alle 12. In parallelo, l’invito – che sarebbe stato esortato anche da alcuni professori – a partecipare a una raccolta firme su di un grande foglio a forma di vela, evidente richiamo alle imbarcazioni impegnate nella missione.

Informati da studenti e genitori, gli esponenti mantovani di Fratelli d’Italia non ci hanno messo un attimo a condannare il fatto, non tanto per l’iniziativa in sé, quanto per il coinvolgimento dell’Istituto scolastico. “Il messaggio, che ai più può sembrare innocuo, – afferma Leonardo Minelli – è puramente ideologico. Un indottrinamento che non entra nel merito della questione tra Palestina e Israele, ma che avvalla l’iniziativa di un gruppo di disperati che ha messo in atto un’azione dimostrativa e provocatoria in un contesto di guerra, andando laggiù a fare del circo con l’unico scopo di creare un incidente. La Preside, Consigliere comunale del Pd, a scuola dovrebbe ricoprire un ruolo imparziale ed educativo, ma non è nuova a episodi di questo tipo: se si vuole fare propaganda, esistono altre sedi, tipo il Consiglio comunale. Anche perché tanti ragazzi che frequentano il Fermi non sono d’accordo e non si sentono rappresentati da quella presa di posizione faziosa”.

Questa notte davanti all’Istituto è apparso uno striscione firmato da Azione Studentesca che recita: “Il Fermi non ringrazia la Flotilla”. Gioventù Nazionale si era già mossa nelle ore precedenti, pubblicando un volantino sui social con il quale condanna “la farsa” andata in scena nella scuola mantovana, e incalzando: “la preside Pavesi lo sa che non è in consiglio comunale, ma a scuola? Basta indottrinamento!”.

L’Assessore regionale Alessandro Beduschi, da parte sua, commenta: “non c’è nulla di didattico ed educativo in questa iniziativa che enfatizza un evento di natura politica. Non è la prima volta che la direzione della scuola entra nel merito di vicende di pura propaganda. C’è bisogno di insegnare la storia in modo indipendente, non di fare attività di evangelizzazione, ovvero quanto di peggio un educatore possa fare”. Beduschi dice di aver chiesto informazioni sull’accaduto “alla Direzione dell’Ufficio scolastico regionale nella persona di Luciana Volta, alla mia collega regionale all’Istruzione Simona Tironi e alla Sottosegretaria all’istruzione Paola frassinetti per chiedere se quanto avvenuto sia corretto. Noi riteniamo che non lo sia”. Nelle prossime ore è atteso l’intervento anche della Senatrice mantovana Paola Mancini.