Un emendamento presentato dal deputato di Fratelli d’Italia, Fabio Raimondo, capogruppo in Commissione Trasporti, mira a posticipare l’entrata in vigore del divieto di circolazione per i veicoli diesel Euro 5 nei comuni con più di 30.000 abitanti delle regioni del Bacino Padano (Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna) dal 2025 al 1° ottobre 2027.
Raimondo ha definito la proposta “una misura di buon senso”, sottolineando come essa non intenda negare l’urgenza della lotta all’inquinamento, ma piuttosto accompagnarla con una visione più concreta delle difficoltà quotidiane che milioni di cittadini, lavoratori e famiglie si trovano ad affrontare. “Oggi, senza interventi di accompagnamento, il blocco rischia di trasformarsi in una penalizzazione ingiusta per chi non ha le risorse per sostituire il proprio veicolo e sarebbe costretto a cambiare drasticamente stile di vita e fare i salti mortali per acquistare una nuova auto e svendere la propria,” ha dichiarato il deputato.
L’Italia deve certamente affrontare le procedure d’infrazione europee in tema di qualità dell’aria, ma, secondo Raimondo, “servono misure graduali e compensative, capaci di coniugare tutela dell’ambiente e giustizia sociale. La proroga di due anni consente di avviare un percorso di transizione più equilibrato, favorendo investimenti e incentivi per il rinnovo del parco auto e alternative realmente accessibili a tutti.”
Carlo Maccari, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, ha espresso il suo plauso all’iniziativa del collega Raimondo, affermando che “ha saputo interpretare con lucidità e responsabilità le istanze che arrivano dai territori. La proposta di prorogare il blocco dei diesel Euro 5 va nella direzione giusta: non compromette le istanze di rispetto per l’ambiente, ma non fa scaricare i costi della transizione ecologica sulle spalle delle famiglie e dei lavoratori. Fratelli d’Italia conferma così la propria vocazione di forza di governo attenta alla sostenibilità, ma anche alla giustizia sociale e alla salvaguardia del tessuto economico-produttivo del Nord.”
A confermare un’apertura in tal senso è intervenuto anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. In un’intervista al Corriere della Sera, il Ministro ha ribadito l’intenzione di inserire nella legge di conversione del decreto infrastrutture un emendamento volto a evitare il blocco dei veicoli diesel Euro 5 previsto per il 1° ottobre in Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. Il Ministro ha inoltre aperto alla possibilità di individuare misure alternative che garantiscano analoghi effetti sulla qualità dell’aria senza bloccare le auto, penalizzando famiglie e imprese.
In una nota congiunta, i presidenti delle Regioni interessate – Alberto Cirio (Piemonte), Attilio Fontana (Lombardia) e Luca Zaia (Veneto) – hanno espresso apprezzamento per la proposta del Governo: “È apprezzabile che dal Governo giunga una proposta che, procedendo nella direzione che come presidenti di Regione condividiamo e sosteniamo da tempo, intende farsi carico di una situazione che impatterebbe sulla vita di milioni di cittadini.”