Strage di Bologna, il Comune di Mantova partecipa alla commemorazione

MANTOVA – Anche quest’anno il Comune di Mantova ha voluto partecipare alla commemorazione di tutte quelle persone che persero la vita nell’attentato alla stazione ferroviaria di Bologna il 2 agosto 1980.

Il presidente del Consiglio comunale Massimo Allegretti ha preso parte alla consueta cerimonia svoltasi in mattinata nel capoluogo emiliano per il 45° anniversario della strage. Al seguito anche l’agente della Polizia Locale Salvatore Catalano con il gonfalone della Città di Mantova. La delegazione virgiliana ha partecipato alle manifestazioni e al corteo, formato da istituzioni provenienti da tutta Italia, famigliari delle vittime, associazioni e cittadini, che hanno sfilato insieme, con gonfaloni, bandiere e striscioni, da piazza Nettuno fino a piazza Medaglie d’Oro. Qui, alle ore 10.25 di 45 anni fa, un ordigno esplosivo causò la morte di 85 persone, mentre più di duecento rimasero ferite o mutilate. Dopo il triplice fischio di un treno, il minuto di silenzio in memoria delle vittime.

“Questo anniversario ha sicuramente un significato particolare – ha sottolineato Allegretti – dopo la conferma in Cassazione della condanna del quinto esecutore materiale della strage e dei mandanti e finanziatori della stessa. Ovvero Licio Gelli, Umberto Ortolani, uno dei massimi dirigenti del Ministero degli Interni Federico Umberto d’Amato e il Senatore missino Mario Tedeschi. Dopo decenni prende forma ciò che la ragione e la coscienza di democratici non voleva accettare. E cioè che una parte dello Stato decise di esercitare una violenza politica abnorme, tale da mettere in conto la morte di civili innocenti al fine di rallentare il processo democratico del Paese. Di fronte ad una tale enormità servirebbe un dibattito sereno, meditato, equilibrato tra tutte le forze politiche nazionali – ha proseguito Allegretti – al fine di comprendere che mai l’esercizio del potere possa forzare i limiti di legalità di una comunità democratica quale era ed è la Democrazia Repubblicana. Mai come oggi, il miglior antidoto a questa barbarie è la memoria”.

Sono state oltre un migliaio le persone presenti alla cerimonia. A prendere la parola, all’arrivo in stazione, è stato Paolo Bolognesi, Presidente dell’Associazione dei familiari, mentre il discorso conclusivo è spettato al Sindaco di Bologna Matteo Lepore, prima della deposizione della corona presso la sala d’attesa. Durante la cerimonia è stato letto anche un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.