Suzzara: 600 metalmeccanici in piazza per il rinnovo del contratto. Adesione nelle fabbriche all’80%

Suzzara corteo manifestazione metalmeccanici

SUZZARA – Questa mattina circa 600 lavoratori delle principali aziende metalmeccaniche della provincia hanno partecipato a Suzzara alla manifestazione per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), scaduto da nove mesi. L’evento è stato organizzato da Fim Cisl Asse del Po, Uilm Uil e Fiom Cgil, che hanno proclamato otto ore di sciopero per sollecitare la ripresa delle trattative con Federmeccanica e Assistal.​

Marco Massari, segretario provinciale della Fiom Cgil, ha dichiarato: “Siamo alla 24esima ora di sciopero, una situazione che abbiamo già vissuto in precedenti rinnovi contrattuali. Ma c’è una novità che ci ha fatto riflettere bene e ci ha portato a proclamare lo stato di agitazione. Oggi siamo alla 24esima ora di sciopero senza un tavolo di trattativa! Non stiamo scioperando per un euro in più o per qualche diritto che ci vogliono togliere. Stiamo scioperando perché ci vogliono togliere il Contratto Nazionale di Lavoro”.​

I sindacati chiedono un aumento del trattamento economico minimo di 280 euro per il triennio 2024-2027 e l’incremento a 700 euro dell’elemento perequativo annuale per i lavoratori delle imprese prive di premio di risultato. Luciano Di Pardo, segretario provinciale della Uilm, ha sottolineato: “La piattaforma proposta da Federmeccanica e Assistal è fumosa e piena di incertezze. Con questo rinnovo vogliamo aumentare il salario per rilanciare l’economia del nostro Paese. Inoltre, chiediamo di limitare le flessibilità, la precarietà e dare sicurezza alle persone che lavorano”.​

Giovanna Gaudenzi, segretaria provinciale della Fim Asse del Po, ha aggiunto: “Per noi è inaccettabile vederci gettare nel cestino una piattaforma votata dalla stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori. Dobbiamo farci sentire e far vedere quanto siamo arrabbiati. La controproposta di Federmeccanica e Assistal ci riporta indietro di anni”.​

Il corteo, partito da via XXIII Aprile, ha attraversato viale Zonta e via Cairoli, per poi concentrarsi in piazza Garibaldi al grido di “Contratto! Contratto!”. Su un camioncino allestito a palco, si sono susseguiti vari interventi, tra cui quelli di rappresentanti delle Raccorderie Metalliche di Campitello, della Marcegaglia di Gazoldo degli Ippoliti e di Antonio Regi della Uilm, membro delle Rsa Iveco, azienda che ha voluto portare il suo sostegno alla protesta con una propria delegazione pur non avendo scioperato in quanto soggetta a un Contratto Collettivo Specifico di Lavoro.

Secondo fonti sindacali, l’adesione allo sciopero è stata in media dell’80%. Ecco i dati nelle principali aziende:​ Marcegaglia: 85%​; Zanotti: 80%​; Donaldson: 90%​; Lavorwash: 90%​; Bondioli & Pavesi: 95%​; Raccorderie Metalliche: 65%​
Presenti anche il sindaco Alessandro Guastalli e il consigliere regionale Pd Marco Carra.

Mauro Pinotti