Suzzara e Pegognaga, cittadini in allerta: quattro tentativi di truffa falliti in poche ore

SUZZARA – PEGOGNAGA – Alcuni cittadini di Suzzara e Pegognaga hanno allertato la Polizia locale per quattro tentativi di truffa orchestrati da una banda di malviventi tutti, per fortuna, andati a vuoto grazie alla massiccia presenza di pattuglie di Carabinieri che hanno perlustrato le zone da cui sono pervenute le segnalazioni. Il modus operandi di questi truffatori è sempre lo stesso.

Grazie a vecchi elenchi telefonici tempestano di telefonate la città o il paese dove i malviventi intendono colpire. Se dall’altra parte del telefono i truffatori sentono la voce di una persona anziana, chiedono informazioni su dove si trovi il figlio o la figlia e una volta saputo la composizione del nucleo familiare agiscono di conseguenza.

Il truffatore effettua un’altra telefonata all’ignara vittima a cui fanno intendere che un suo congiunto è trattenuto in caserma perché ha provocato un incidente con un ferito grave e che per evitare che il figlio o la figlia della vittima vada in carcere, deve essere pagata una cauzione. E a volte per rendere ancora più reale la vicenda, un complice della banda, facendo finta di essere un familiare della vittima, grida da lontano “Mamma ti prego aiutami!”. E quindi qual’è, a questo punto, il genitore che non farebbe di tutto per aiutare un figlio o una figlia? E su queste paure e sentimenti giocano i truffatori che poi, intimano all’anziana vittima di raccogliere soldi e oro che ha in casa da consegnare ad un finto avvocato o carabiniere che sarebbe passato a domicilio. Questa è una delle truffe più spregievoli messe in atto da bande senza scrupoli. Il fatto che i quattro tentativi siano andati a vuoto lasciano ben sperare sulla consapevolezza che tutte le iniziative di informazione rivolte ai cittadini organizzate dalle Forze dell’Ordine, come quella del 5 dicembre scorso al centro sociale “Città di Suzzara” stiano dando buoni risultati.
Tuttavia è bene ricordare che in caso di persone o auto sospette, c’è solo una cosa da fare: chiamare il 112 subito senza fare messaggi su Facebook.