SUZZARA – Auser, Comune di Suzzara, Gruppo di Al, Azienda Socialis, Unità pastorale
dello Zara, Asst e Cronache Sanitarie: insieme per creare uno spazio d’incontro animato per gli anziani: Caffè Filòs.
Un’iniziativa, presentata nel corso di una conferenza stampa, che nasce dalla condivisione tra vari soggetti che si occupano di assistenza sul territorio e che hanno uno sguardo particolare verso gli anziani.
“La solitudine nelle persone anziane è un fenomeno in crescita (accelerato dalla pandemia) che rappresenta un fattore di rischio per la depressione e per il declino cognitivo – ha detto Manuela Daolio responsabile Centro Ascolto Caritas – La depressione spesso è correlata a vissuti di solitudine; per una persona anziana infatti coltivare relazioni diventa sempre più difficile, i coetanei possono venire a mancare, le malattie possono ridurre la possibilità di muoversi e uscire di casa, possono verificarsi lutti in famiglia, spesso vivono una quotidianità povera di stimoli. È necessario intervenire con diverse strategie sia per individuare o evitare situazioni croniche di solitudine, sia per facilitare dinamiche di socializzazione o risocializzazione”.
Il Bando di Fondazione F.lli Montecchi, ha concesso un contributo che ha dato il via decisivo all’iniziativa. Si tratta concretamente di offrire un “contenitore” che diventi un riferimento per l’anziano over 65, autosufficiente, con i seguenti caratteri distintivi: Tempo – tutte le mattine da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 11.30 a partire da giovedì 23 gennaio fino a giugno; Spazio – saletta del centro Piazzalunga, sede di biblioteca e informagiovani; Contesto – accoglienza che crea un clima sereno e di familiarità che comprende il momento del caffè/tè/colazione, l’accesso ai quotidiani/riviste, la presenza di una persona di riferimento che si muove nel contenitore e guida l’esperienza, che può essere anche solo stare in compagnia e attivare conversazioni e riflessioni o introdurre laboratori o esperti che interverranno su vari argomenti di loro interesse. Verranno proposte letture condivise e laboratori manuali, che stimolino e rinnovino le abilità presenti in un’ottica di risveglio sociale.
Successivamente si valuterà se attivare uscite di gruppo, attività fisica, musicoterapia, ecc.; la possibilità di andare a prendere a casa gli anziani, grazie a mezzi e volontari messi a disposizione da Auser (ed eventualmente dalla Parrocchia in caso i numeri dovessero richiedere un altro mezzo) e da San Lorenzo; il trasporto è unicamente dedicato a loro che in questo modo, non rappresentano un peso per nessuno; la messa a disposizione di un numero di cellulare dedicato attraverso il quale è possibile iscriversi (anche via whatsapp) per farsi venire a prendere. Quest’ultima abilità (eventualmente da acquisire), vista anche da una prospettiva più generale, alla lunga può rappresentare un ponte per accorciare le barriere nel momento in cui l’anziano dovesse trovarsi a chiedere aiuto.
Parallelamente alle attività proposte si intende mettere in atto strumenti di monitoraggio sugli anziani a rischio e costruire relazioni di prossimità in un’ottica di accompagnamento, veicolare informazioni sui temi della salute, della prevenzione, della vita sociale e sulle attività del Territorio allo scopo di mantenere viva la cittadinanza attiva delle persone e facilitare l’accesso ai servizi sanitari locali.
Sono intervenuti Laura Grassi di Asp Socialis, Patrizia Mantovani vicesindaco, Fabio Carlini presidente Auser, Manuela Daolio responsabile Centro Ascolto Caritas, Arianna Ansaloni Gruppo di Al, Alessia Battisti operatrice di Caffé Filòs.