SUZZARA – Profonda commozione in città, e in particolare tra i dipendenti dello stabilimento Iveco, per la tragica scomparsa di Patrizia Bondanza, 57 anni, originaria di Fasano (Brindisi), da tempo residente in via Aldo Moro a Suzzara e in fase di trasferimento a Polesine di Pegognaga.
Al momento dell’incidente, stava viaggiando sulla SP 56 in direzione Campitello, insieme alla figlia Mayla Pizzetti, 27 anni, alla guida di una Renault Clio. Intorno alle ore 18 di giovedì pomeriggio, la vettura si è scontrata frontalmente con una Opel Zafira, condotta da un 27enne residente a Ospitaletto, di origine pakistana.
L’impatto, violentissimo, ha fatto precipitare la Clio nella scarpata sottostante. Per Patrizia Bondanza non c’è stato nulla da fare, mentre la figlia è stata soccorsa in condizioni gravi e trasportata all’ospedale di Mantova ma non in pericolo di vita. Il giovane conducente della Zafira è stato trasportato con l’elisoccorso di Parma all’ospedale di Cremona, dove lotta tra la vita e la morte.
Da oltre 26 anni impiegata nel reparto “Qualità” dello stabilimento Iveco, Patrizia era conosciuta per il suo impegno e la sua gentilezza. La figlia Mayla lavora anch’essa nello stabilimento, nel reparto “Collaudi”. La 57enne ha anche un’altra figlia di un trentina d’anni che abita in un’altra città del Mantovano.
Numerosi i messaggi di affetto e cordoglio sui social da parte dei colleghi, scossi dalla notizia. Tra i tanti, le parole toccanti di Salvatore Sorrentino, operaio Iveco e amico di lunga data: “Ci conosciamo da anni. Le nostre figlie andavano alla scuola primaria insieme. Quando ho saputo dell’incidente e della sua morte, non ci volevo credere”.
I funerali di Patrizia non sono ancora stati fissati: la salma è sotto sequestro, così come i veicoli coinvolti nell’incidente, e sono ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria