SUZZARA – Truffatori scatenati in città e nelle frazioni. Tra mezzogiorno e le 13 di oggi questi specialisti dell’inganno hanno tentato sei truffe ai danni di anziani ma tutte sventate grazie al tempestivo intervento dei carabinieri e degli agenti di Polizia Locale di Suzzara che hanno pattugliato le zone segnalate dalle possibili vittime. Queste a loro volta, non sono cadute nel tranello orchestrato dai truffatori.
La tecnica è più o meno sempre la stessa: i malviventi chiamano sul numero fisso, trovato su qualche vecchio elenco telefonico e una volta agganciata la probabile vittima iniziano a fare domande, a chiedere se in casa c’è un figlio o una figlia e poi scatta la truffa del falso maresciallo che trattiene l’eventuale congiunto dell’anziana coinvolto in un ipotetico incidente e, per evitare che possa essere imprigionato/a per aver ferito gravemente un’altra persona, è necessario che venga pagata una cauzione in denaro o in oro che dovrebbe essere consegnata ad un complice dei truffatori che si spaccia per un falso carabiniere o avvocato.
Grazie alle informazioni delle forze dell’ordine, agli incontri “Ascolto-Ascoltiamoci” molte truffe sono state sventate. I carabinieri consigliano chi ha ancora persone anziane, che vivono sole, di avvisarli della possibilità di eventuali di truffe e nel caso di chiamare immediatamente il 112.
In queste settimane circola un’altra odiosa truffa, quella della finta banca che svuota i conti correnti. E’ notizia di ieri di un correntista modenese a cui sono stati prelevati 100mila euro. Tutto comincia con un sms il cui messaggio, solitamente molto allarmante sembra arrivare dall’ufficio frodi della sua banca che, “in seguito a tentativi di accesso anomali”, invita l’eventuale vittima a “confermare” i suoi dati collegandosi ad un determinato link. Il fatto è che il numero è proprio quello del servizio della banca. Poco dopo arriva la chiamata di un operatore che si spaccia per l’ufficio antifrode e chiede se è stato proprio il titolare del conto corrente ad effettuare un bonifico che, ovviamente non ha mai eseguito. Il truffatore in realtà vuole arrivare ai codici e chiede di resettare il conto ma guarda caso, tutto avviene quando le banche sono chiuse. Con fare da professionista il truffatore tranquillizza l’ignaro correntista dicendogli che comunque si può mettere tutto a posto. Con la scusa di essere sotto attacco hacker il truffatore fa stornare delle somme fino a quando il correntista si accorge che i soldi sul suo conto sono spariti.