Valletta Valsecchi, Comune al lavoro per i medici di base. Installato il defibrillatore pubblico

MANTOVA – Un nuovo defibrillatore semiautomatico per il quartiere di Valletta Valsecchi, da oggi funzionante e reperibile da chiunque presso l’area esterna del Centro sociale, 24 ore al giorno. Non solo: nella popolosa zona cittadina, presto, torneranno i medici di famiglia. Ad auspicarlo ma in qualche modo anche ad annunciarlo è l’Assessore al Welfare Andrea Caprini, che fa sapere che l’Amministrazione comunale ha già contattato due giovani dottoresse di famiglia che dovranno dare risposta nei prossimi giorni, “ma se la cosa non dovesse andare in porto continueremo a cercare altri medici”, ha assicurato.

UNO STRUMENTO PER TUTTI, MA E’ NECESSARIA ANCHE LA FORMAZIONE

Il defibrillatore è stato acquistato e posizionato grazie al Comitato Grande Cuore dei Mantovani, che l’ha donato al Centro sociale di Valletta Valsecchi, il quale a sua volta offrirà adeguata formazione all’utilizzo, gratuita e rivolta ai referenti delle altre associazioni locali presenti nella zona, ma anche ai cittadini che volessero formarsi in tal senso, anche perché ha spiegato Pierpaolo Parogni, Direttore provinciale di Areu, “il 47% degli interventi per arresto cardiaco è effettuato da persone che si trovano sul posto casualmente”. Con lui questa mattina erano presenti il Presidente del Grande Cuore Alessandro Botteri, il referente del Comitato di quartiere Valletta Giorgio Bassi, il Presidente del Centro Valletta Michele Dicanio, il referente Dae Claudio Bonino, il Presidente del Comitato Rabin Marco Sivero (che in questi anni ha attivato una collaborazione con gli infermieri di vicinato), la referente di Porto Emergenza Denise Vighi, la Tesoriera del Grande Cuore Silvia Bagnoli e le Vicepresidenti del Comitato Patrizia Bonesi e Paola Busi.

FARE RETE PER SALVARE VITE

Il nuovo presidio Dae rientrerà tra quelli regolarmente iscritti all’agenzia regionale emergenza urgenza Areu e prossimamente verrà programmata una apposita formazione. “Offriremo il corso per l’utilizzo negli spazi del Centro – prosegue Botteri – grazie al supporto del Grande Cuore, in particolare ad alcuni referenti delle associazioni o locali presenti nell’area. Coinvolgeremo il Dormitorio comunale gestito da Alce Nero, la scuola Don Mazzolari del Comprensivo 2 di Mantova, il Centro per le Famiglie, la scuola di musica consonanze Alfabeta Musica, l’associazione Comunali oggi con il presidio della protezione civile, il Comitato Rabin che talvolta utilizza gli spazi del centro sociale, l’edicola di Valletta Valsecchi e altri”.

UN REGISTRO DI PERSONE FORMATE NEL PRIMO SOCCORSO

Il presidente del Centro Valletta, Michele Dicanio, ha annunciato che sarà creato un registro di persone formate al primo soccorso nel territorio e saranno successivamente offerti dei corsi gratuiti anche al resto della comunità. “Gli aspetti rilevanti di questa iniziativa – aggiunge l’Assessore Caprini – sono due: al netto dell’importanza di avere un apparecchio di questo tipo accessibile a tutti, da un lato quando le associazioni di volontariato quando si mettono insieme, individuano le necessità e i bisogni e provano a trovare delle soluzioni, è un valore aggiunto per tutti: la città, i cittadini e l’intera comunità. La seconda cosa fondamentale, su cui anche come Amministrazione abbiamo lavorato tanto in questi anni, è che dove non c’erano dei centri sociali nei quartieri, andarli a costruire. Dove c’erano, andarli a potenziare, arricchirli di servizi e risposte vicine ai cittadini. Di fatto, ci prendiamo in carico anche una parte di risposte a tematiche che non sarebbero direttamente di competenza del Comune o del volontariato. Il progetto degli infermieri di vicinato risponde a questi bisogni”.

MANTOVA CARDIOPROTETTA: 164 I DEFIBRILLATORI IN CITTA’, SOLO 10 SEMPRE DISPONIBILI

“Questo defibrillatore è semiautomatico – spiega Parogni – perché chi lo usa è guidato dalla macchina, che fornisce le istruzioni tramite una voce che dà le istruzioni. A livello di territorio cardioprotetto, Mantova è messa discretamente. In ambito nazionale Piacenza è la provincia a maggior diffusione di Dae, Mantova al momento ne ha registrati più di mille sul territorio provinciale, il Comune di Mantova 164. Di questi 164, alcuni sono ad accesso pubblico, cioè raggiungibili e utilizzabili 24 ore al giorno. Al momento sul Comune di Mantova ne abbiamo solo 10 sempre a disposizione di chiunque, questo è l’undicesimo. Per usare il defibrillatore è meglio essere formati. ma non è un requisito necessario. E’ meglio, ma non necessario. Tutti possono usare i Dae perché seguono le istruzioni della macchina e dell’operatore da remoto, che guida in tutte le manovre. A tutela di chi utiliizza il Dae, di chi interviene sulla persona che ha bisogno, c’è l’articolo 54 del Codice Penale: in caso di necessità, nessuno può essere accusato di aver fatto qualcosa di sbagliato. Tutti sono tutelati. Quanto incidono gli arresti cardiaci in provincia di Mantova? Il 2% della popolazione. Il più delle volte per delle malattie mediche: malati di cuore, ai polmoni, diabetici. Il rimanente sono soprattutto incidenti stradali”.