MANTOVA – La reliquia del Preziosissimo Sangue, simbolo dell’Anno Giubilare a Mantova, è stata al centro dei due giorni che hanno visto a Mantova ieri e oggi l’assemblea della Conferenza Episcopale Lombarda impegnata in tre sessioni di lavoro.
Ieri sera nella basilica di Sant’Andrea si è tenuta la concelebrazione eucaristica, con i vescovi lombardi, presieduta dal metropolitaMario Delpini. Per l’occasione l’arcivescovo di Milano ha indossato una croce pettorale contenente un frammento della reliquia. Questa croce, appartenente a san Daniele Comboni, è stata portata a Mantova da un missionario del Pime, ricordando anche con tale gesto, il forte legame tra Mantova e la grande opera dei missionari legati al Comboni.
Alla celebrazione hanno partecipato anche alcuni rappresentanti delle Chiese cristiane non cattoliche, a ricordo di quell’ ”ecumenismo del sangue” che ha visto e vede tuttora perseguitati tanti cristiani in forza della loro fede in Cristo Gesù, e non per le loro appartenenze alle diverse Chiese. Proprio in questa memoria durante la celebrazione sono stati ricordati anche i missionari mantovani martiri, padre Tullio Favali e don Maurizio Maraglio.
Oggi pomeriggio, nell’ambito del Giubileo della speranza, i vescovi hanno portato in pellegrinaggio nella Rems-Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza di Castiglione delle Stiviere, la reliquia del Preziosissimo Sangue. E’ seguito un momento di confronto e scambio con il personale e gli ospiti, a cui ha seguito un momento di preghiera presieduto dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini.