Viadana, entusiasmo alle stelle per il Giro. E la città si colora di rosa

VIADANA – I ciclisti in gruppo che sfrecciano a fianco dell’Arco di Porta Nuova, la chiesa del Castello subito dietro con i portici e, in lontananza, la torre del Municipio. Per assistere a questa scena dal vivo bisognerà aspettare ancora alcune ore, ma intanto qualcuno ha pensato bene di cristallizzare il fatidico momento dipingendolo sul muro di un’abitazione di via Villa Santa Maria. Il murales non è che uno dei mille segnali con cui Viadana sta aspettando con attesa sempre più fremente l’arrivo della dodicesima tappa del Giro d’Italia, Il pomeriggio di giovedì 22 maggio. La cittadina rivierasca è bardata a festa, e non c’è angolo, piazza, strada, persino vicolo che non metta bene in mostra qualcosa di rosa: pure la tradizionale Notte Bianca, quest’anno, cambierà tonalità sfruttando gli allestimenti di negozi e strade. “La V en rose”, citazione presa in prestito dall’immortale brano di Édith Piaf, qui non è solo uno slogan, ma anche una dichiarazione d’intenti.

Mentre gli operai posano la segnaletica orizzontale sulla riasfaltata via Sanfelice, una delle arterie del circuito cittadino che i ciclisti dovranno compiere prima di uscire da Viadana in direzione di Sabbioneta, salvo poi tornare in città per la volata finale, i negozi del centro sono letteralmente bardati a festa: ovunque è un tripudio di biciclette, maglie da corsa, pagine di giornali, festoni e palloncini rigorosamente rosa.

Alla Bottega di Corte situata di fronte alla Casa della Comunità il plateatico è un tripudio di fiori rosa, tra i quali spunta un’immagine di Marco Pantani esultante con la maglia del primo in classifica. Non bastasse, in mattinata c’è chi è salito sui trampoli per una foto in posa di fronte all’ingresso del locale. “Giovedì proporremo le nostre specialità sia a colazione che a pranzo” spiega il titolare Alberto Bosi, la cui attività dà proprio su una delle strade che verranno percorse dai ciclisti.

“Se sarò sulla strada ad aspettare i corridori? Sicuramente sì” afferma Franco, 72 anni, ex impiegato, appena uscito dal Bar Metropolis di piazzetta Orefice fuori dal quale campeggia un pannello con tante bottiglie di birra che formano una bicicletta da corsa. “Ormai non sento parlare d’altro, non seguo le corse ma è bello vedere Viadana prepararsi a questo evento, non pensavo che la città avrebbe risposto in questo modo” dice Teresa, casalinga, mentre osserva le vetrine della farmacia all’angolo di via Garibaldi, anch’esse opportunamente virate sul rosa. “In tanti anni che vivo qua non ricordo niente di simile. Spero in un bel finale con volata” chiosa Giovanni, pensionato, che ammette di seguire il Giro ogni anno mentre sfoglia il giornale ai tavolini del Caffè Centrale.

“Grazie al Comune per averci portato un evento del genere, anzi: speriamo lo organizzino anche l’anno prossimo” dice sorridendo Giuseppe Salvarani, titolare del Top Cream di via Sanfelice, origini reggiane ma viadanese ben più che onorario, avendo aperto la sua prima gelateria in centro nel lontano 1983. Oggi è giorno di pulizie e preparativi in vista delle prossime giornate, in cui si prospetta un’importante mole di lavoro. “Il gusto più gettonato di giovedì? Probabilmente la fragola, essendo… rosa”.

Uscendo dal paese in direzione di Cogozzo, su viale Europa, davanti all’Italmark gli operai stanno finendo di montare la tribuna dedicata agli sponsor e ai relativi ospiti. La struttura è posizionata in un punto strategico, con la visuale che spazia su viale Lombardia dove sarà allestito il traguardo di tappa. A osservare l’avanzamento dei lavori c’è anche Massimo Pettenati, il Presidente del Comitato organizzatore, il cui telefono in questi giorni continua a suonare senza sosta. “Qui la gara passa due volte, la prima quando i corridori arriveranno in città da Boretto, la seconda per l’arrivo. Domani allestiremo anche le strutture in piazza Manzoni, che rappresenterà uno dei cuori pulsanti della giornata”. A quel punto si potrà davvero dire che l’attesa sarà terminata e la festa potrà iniziare.