VILLASTRADA (DOSOLO) – In occasione del mese di ottobre, tradizionalmente dedicato alla prevenzione oncologica, nei giorni scorasi nel suggestivo Teatro di Villastrada ha ospitato un incontro di grande valore umano e scientifico, dedicato alla prevenzione e alla rinascita dopo il tumore alla mammella.
L’evento, promosso da Manuela Passerini e Silvia Verzelloni, ha visto la partecipazione di due figure di spicco nel panorama medico nazionale: il dott. Claudio Pagliari, chirurgo senologo onco-plastico, presidente del Comitato Andos Oglio Po e vicepresidente nazionale dell’associazione, e la dottoressa Laura Roncari, dirigente medico presso l’Unità Operativa Riabilitativa dell’Ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda.
Da tre anni, il progetto supporta attivamente Andos Oglio Po, realtà impegnata nella tutela e nel sostegno delle donne colpite da tumore al seno. Manuela Passerini, madrina del progetto, e Silvia Verzelloni hanno voluto fortemente questo momento di condivisione e informazione, aperto a tutta la cittadinanza.
Il tumore al seno è la neoplasia più diffusa tra le donne nei Paesi industrializzati. In Italia, nel 2024 sono stati registrati 53.686 nuovi casi, con un trend in lieve aumento. Tuttavia, i decessi sono in calo, con circa 12.000 registrati nello stesso anno. La sopravvivenza a cinque anni si attesta attorno al 78%, con punte che raggiungono l’88% se la diagnosi avviene in fase precoce.
La prevenzione primaria si fonda su stili di vita sani: abolizione del fumo, alimentazione equilibrata e vaccinazioni mirate. Nei casi in cui il tumore abbia una componente ereditaria (circa il 10%), risultano fondamentali i test genetici di profilazione, i controlli periodici e, in alcuni casi, la chirurgia preventiva.
La prevenzione secondaria, invece, si rivolge a chi non presenta sintomi evidenti, ma potrebbe essere affetto dalla malattia: screening regolari, diagnosi precoce e esami strumentali sono strumenti essenziali per aumentare le possibilità di guarigione.
Infine, la prevenzione terziaria si concentra sulla gestione delle recidive e delle complicanze post-operatorie, attraverso strumenti come l’analisi genomica, utile per orientare le scelte terapeutiche tra chemioterapia e immunoterapia.
Fondamentale è il riferimento alle Breast Unit, centri specializzati dove operano équipe multidisciplinari in grado di garantire un percorso di cura completo e personalizzato. In questi contesti, le volontarie A.N.D.O.S. rappresentano un punto di riferimento prezioso per le pazienti, offrendo supporto umano e pratico.
La riabilitazione post-intervento è un tassello cruciale nel percorso di guarigione e rinascita. La fisioterapia, soprattutto se svolta in gruppo e a contatto con la natura, favorisce il recupero fisico e psicologico. Attività come il pilates terapeutico, il nordic walking, il rehab walking e il più recente sailing breast (uscite in barca a vela per stimolare l’uso degli arti superiori) si sono dimostrate efficaci nel migliorare la postura, la mobilità e nel contrastare il linfedema.
Durante l’incontro è stato anche presentato il Progetto S.H.I.E.L.D., promosso da Andos Nazionale e sostenuto dal comitato Oglio Po. L’iniziativa mira a ridurre le disuguaglianze nell’accesso alla prevenzione e alle cure oncologiche, rivolgendosi in particolare alle donne in condizioni di vulnerabilità sociale, economica o culturale.