“Negli ultimi anni la comunità di Airbnb ha aperto le proprie porte a chiunque ne avesse bisogno. Airbnb.org – un’organizzazione indipendente senza scopo di lucro dedicata a supportare le persone in difficoltà offrendo soggiorni temporanei – ha contribuito a dare rifugio alle persone sfollate a causa di disastri naturali e ha offerto centinaia di migliaia di alloggi ai lavoratori in prima linea durante la pandemia di Covid-19. In quest’ultima settimana, è diventato chiaro come la mobilitazione e il reinsediamento dei rifugiati afghani negli Stati Uniti e in tutto il mondo abbia raggiunto la portata di una significativa crisi umanitaria, e di fronte a questo bisogno, la nostra comunità è pronta a farsi avanti ancora una volta”. E’ quanto si legge in una nota di Airbnb.
“Airbnb e Airbnb.org annunciano oggi che Airbnb.org fornirà alloggi temporanei a 20.000 rifugiati afghani in tutto il mondo; l’iniziativa sarà finanziata attraverso i contributi ad Airbnb.org da parte di Airbnb e Brian Chesky, così come dai donatori del Fondo per i rifugiati di Airbnb.org”, prosegue. “Airbnb e Airbnb.org sono consapevoli di come questa situazione evolva rapidamente. Airbnb.org collaborerà da vicino con i partner e le agenzie di reinsediamento per andare dove c’è bisogno e adattare questa iniziativa e il nostro supporto in base alle necessità. Inoltre, dato l’enorme bisogno, Airbnb esorta i membri della comunità imprenditoriale globale a unire gli sforzi per fornire supporto immediato ai rifugiati afghani”, sottolinea.
“Decine di migliaia di rifugiati afghani si stanno muovendo in tutto il mondo, e il luogo in cui soggiornano sarà il primo capitolo delle loro nuove vite. Per questi 20.000 rifugiati, la mia speranza è che la comunità Airbnb offra non solo un posto sicuro per riposare e ricominciare, ma anche un caldo benvenuto a casa”, afferma Brian Chesky, Ceo e co-fondatore di Airbnb.
L’annuncio di oggi supporta gli sforzi già in corso a sostegno dei rifugiati afghani da parte di Airbnb e Airbnb.org. La scorsa settimana, Airbnb.org ha fornito finanziamenti di emergenza e supporto all’International Rescue Committee (Irc), Hias e Church World Service per fornire soggiorni temporanei immediati tramite la piattaforma Airbnb a 1.000 rifugiati afghani in arrivo. Inoltre, durante lo scorso fine settimana, Airbnb.org ha lavorato con i partner per trovare un alloggio sicuro a 165 rifugiati al loro arrivo negli Stati Uniti.
“Mentre l’Irc aiuta ad accogliere e ricollocare i rifugiati afghani negli Stati Uniti, gli alloggi accessibili sono un bisogno urgentemente necessario ed essenziale. Siamo grati ai nostri partner di Airbnb.org e Airbnb per aver offerto ancora una volta il loro sostegno e le loro infrastrutture per far fronte a questo momento, fornendo luoghi sicuri e accoglienti per le persone e le famiglie in arrivo negli Stati Uniti per iniziare a ricostruire le loro vite”, dichiara David Miliband, presidente e Ceo dell’International Rescue Committee.
Negli ultimi quattro anni, Airbnb.org e Airbnb hanno messo in contatto circa 25.000 rifugiati, tra cui centinaia di partecipanti allo U.S. Special Immigrant Visa Program, per trovare un alloggio temporaneo. All’inizio di quest’anno, Airbnb.org ha annunciato la creazione del Fondo per i rifugiati da 25 milioni di dollari, per espandere ulteriormente il supporto di Airbnb.org ai rifugiati e ai richiedenti asilo in tutto il mondo. “Sappiamo che gli host e i guest di Airbnb di tutto il mondo saranno pronti a farsi avanti e contribuire a questo enorme sforzo. Nei prossimi giorni, Airbnb e Airbnb.org condivideranno i dettagli su come gli host e la comunità in generale possono sostenere questa iniziativa. Nel frattempo, sul sito airbnb.org/join sono disponibili ulteriori informazioni sul lavoro di Airbnb.org per aprire le case in tempi di crisi”, conclude.