Realizzare un servizio che consenta alle imprese di dialogare in modo efficiente e trasparente con la Piattaforma digitale nazionale dati (Pdnd), lo strumento istituito dal governo per semplificare e velocizzare l’accesso alle informazioni pubbliche. È l’incarico affidato con il decreto Semplificazioni al sistema camerale italiano nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr. L’iniziativa frutterà alle imprese italiane un risparmio in termini di tempo e minori oneri per acquisire le informazioni dalla Pa.
Utilizzando un modello ad ‘algoritmo aperto’ (‘Opal’ Open Algorithms), il servizio permetterà alla Pa – senza spostamento né duplicazione di dati – di fornire automaticamente ‘risposte certificate’ a domande autorizzate’ da parte delle imprese per accedere a servizi e benefici pubblici. Si potrà così valorizzare l’elevato potenziale delle informazioni, presenti nelle infrastrutture informative pubbliche ad alta digitalizzazione, riducendo appunto i tempi di attesa per l’erogazione di servizi e i relativi oneri a carico delle imprese.
Per il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, “semplificazione amministrativa e sburocratizzazione dei processi e delle procedure nei rapporti fra Pa e imprese sono sfide centrali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr e rendere l’Italia un paese più efficiente”.
“Grazie all’uso innovativo delle nuove tecnologie – ha aggiunto il presidente Prete – la Pubblica amministrazione può diventare il migliore alleato del sistema produttivo per recuperare competitività nei confronti degli altri paesi. Con il decreto Semplificazioni da poco varato, il governo riconosce, ancora una volta, il ruolo strategico svolto dal sistema camerale e dal proprio sistema informatico nazionale a favore del rilancio dell’economia e delle imprese”.
“Attraverso questo servizio – ha detto il presidente di InfoCamere, Lorenzo Tagliavanti – viene trasformata e semplificata la modalità di dialogo tra impresa, Pa e altri operatori, grazie a un’architettura tecnologica altamente innovativa. La nuova soluzione consentirà, infatti, di attestare più facilmente e con certezza l’identità dell’impresa e il possesso della maggior parte dei requisiti chiesti dalla Pa per l’accesso a servizi o benefici pubblici. Il risultato sarà un utilizzo più efficiente delle principali banche dati delle Pa, limitando così al minimo i documenti, le dichiarazioni e di conseguenza le attività di istruttoria e riducendo drasticamente i possibili errori a carico delle imprese”.
Per realizzare il servizio è prevista la sottoscrizione di una convenzione tra la struttura della presidenza del Consiglio dei ministri competente per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, il ministero dello Sviluppo economico, Unioncamere e InfoCamere in qualità di gestore del servizio.