Boom della Passion Economy nel post-Covid, quando un hobby diventa impresa

Si chiama ‘Passion Economy’, vale a livello mondiale 38 miliardi di dollari e ora, anche per via della pandemia che ha portato alla perdita dei posti di lavoro e alla chiusura di numerose attività, rappresenta un trend destinato a crescere. Significa, infatti, trasformare la propria passione in lavoro, monetizzando contenuti inizialmente creati al solo scopo amatoriale evolvendo la qualità a livello professionale: se prima il riferimento era limitato all’economia digitale dei content creator, ora la Passion Economy si intreccia con l’ascesa della produzione hobbistica di prodotti artigianali e si espande anche alla produzione di elementi d’arredo, abbigliamento, accessori che possono essere venduti oltre i limiti del territorio fisico grazie alle possibilità offerte dal digitale. Il mercato globale dell’artigianato ha, infatti, raggiunto un valore di 647,57 miliardi di dollari nel 2020 e si prevede che raggiungerà i 1.204,7 miliardi di dollari entro il 2026.  

A fare il punto sul trend è SumUp, fintech leader nel settore dei pagamenti digitali e soluzioni innovative cashless, da sempre impegnata a supportare hobbisti, artigiani e piccole e medie attività attraverso la digitalizzazione dei pagamenti. Dal produttore di marmellate, che ha scelto di puntare su ricette tradizionali di famiglia dopo aver perso il lavoro per via del Covid-19, alla sarta che dà nuova vita alla tradizione sartoriale napoletana: sono tante le storie di chi ha scelto di valorizzare le proprie passioni ed è riuscito a trasformarle in lavoro, puntando a crescere anche grazie alla digitalizzazione.  

“In questo ultimo anno e mezzo tanti artigiani, hobbisti e piccoli imprenditori hanno avuto l’esigenza di reinventarsi”, spiega Umberto Zola, Country Growth Lead Italia di SumUp. “D’altra parte, i consumatori sono sempre più attenti a supportare artigiani locali e prodotti di qualità, ma allo stesso tempo apprezzano la semplicità di acquistare con carta, o anche online e a distanza”, sottolinea. Basti pensare che in Italia l’88% della popolazione nel 2021 ha utilizzato Internet in almeno una fase del percorso di acquisto. Proprio per supportare artigiani, hobbisti e piccoli imprenditori che intendono lanciare o rilanciare la propria attività, SumUp ha ampliato la propria offerta di soluzioni per i piccoli esercenti introducendo a fianco del Pos mobile, di SumUp Cassa e dei Pagamenti via Link anche la funzione del ‘Negozio online’ che consente ai piccoli imprenditori di creare un e-commerce in modo facile e veloce e di vendere i propri prodotti e servizi online. “L’obiettivo è fornire a tutti i titolari di piccoli business una piattaforma raggiungibile da qualsiasi parte del mondo, così da poter vendere anche a distanza ed espandere il proprio commercio”, aggiunge. 

“Il nostro invito è quello di supportare le realtà artigianali, senza dimenticare la comodità di poter acquistare e pagare online, unendo la tradizione all’innovazione”, dice. Con l’avvicinarsi del Natale, SumUp ha selezionato 4 piccoli esercenti che assicurano prodotti unici e artigianali e che, grazie agli strumenti digitali, dal Pos al ‘Negozio online’, sono in grado di arrivare ovunque con i loro prodotti.  

A cominciare dall’azienda Agricola ‘Le Conserve di Chicco’, in Località Pardu Nou, nella Valle del Tirso (provincia di Oristano), che trasforma i prodotti della natura in marmellate e confetture, creata da Leonardo Pisanu, 31 anni, nel 2020, con l’obiettivo di riprendere in mano tradizioni familiari, ma innovandole. Dopo aver perso il lavoro presso l’azienda alimentare in cui svolgeva il ruolo di operaio, Leonardo ha deciso di mettersi in proprio valorizzando l’azienda di famiglia e ristrutturando l’edificio di proprietà, nato dalla Riforma agraria degli anni ’50 (Etfas), per utilizzarlo come laboratorio alimentare. ‘Le Conserve di Chicco’ utilizza solo materie prime di stagione per ottenere prodotti genuini, con conservanti naturali, come un tempo: una formula vincente che ha permesso alla neonata attività di conquistare il premio nella categoria conserve del Sardinia Food Awards. Al punto vendita fisico presso l’azienda, ‘Le Conserve di Chicco’ sta affiancando il ‘Negozio online’ di SumUp, con l’obiettivo di raggiungere i clienti anche al di fuori dell’isola e portare nelle case degli italiani le bontà sarde, soprattutto in occasione del Natale. 

Dalla passione per i ferri e per gli esperimenti creativi nel 2015 è nato, invece, ‘Il Gomitolo dietro l’Angolo’, il negozio in cui è possibile acquistare lana e attrezzi per maglia e uncinetto, ma anche libri, accessori, riviste di settore, alamari e perline, telai e aghi. Il negozio è la realizzazione del sogno di Elisa Emiliani, 50 anni, che, dopo aver lavorato 20 anni in un’azienda in cui si occupava di sistemi di qualità, ha deciso di licenziarsi e dare vita al suo punto vendita (attualmente in corso Mazzini 99C) a Faenza: inizialmente utilizzato solo come magazzino e aperto al pubblico in orari non convenzionali (pausa pranzo, serate dopo cena e la giornata del sabato), da luglio 2016 è aperto regolarmente offrendo un luogo in cui gli appassionati possono incontrarsi per sferruzzare insieme. Con il tempo, Elisa e il suo negozio sono infatti diventati un punto di riferimento – in città e non solo – per l’acquisto di filati e modelli, ma anche per corsi per principianti o a tema: in questi casi, grazie al Pos mobile di SumUp, Elisa riesce a portare i suoi corsi ovunque assicurando la possibilità di pagare con carta senza problemi. Inoltre, grazie all’e-commerce, riesce a portare i suoi filati in tutta Italia, anche in occasione del Natale: tra le idee regalo spuntano infatti i buoni regalo, oppure i kit già pronti che contengono modello e filato per lavorare.  

Ancora, talento e passione sono questi gli ingredienti alla base della Sartoria La Montagna, a Casalnuovo di Napoli, fondata da Milena La Montagna, 31 anni. Cresciuta a Casalnuovo, paese dei sarti, Milena è stata tuttavia lontano da ago e filo, provenendo da una famiglia che, avendo lavorato nel settore, conosceva i rischi e i sacrifici necessari per apprendere l’arte della sartoria e sognava per lei un lavoro diverso. Ma, dopo una laurea in Design per la moda, Milena ha comunque scelto di buttarsi a capofitto in questa passione, imparando a cucire a 25 anni e aprendo nel settembre 2019 la sua sartoria, dove riporta in vita il mondo della sartoria tradizionale. Realizza infatti capi fatti a mano e su misura per clienti nazionali e internazionali, utilizzando solo tessuti sostenibili come lana, lino e seta e offrendo un servizio a domicilio, supportata anche da strumenti digitali come il Pos mobile di SumUp. 

Infine, aprire un centro specializzato in Iaa (interventi assistiti con animali = pet therapy) con asini e creare una serie di laboratori che abbraccino la tradizione culinaria e artigianale locale della Puglia è il sogno di Debora Abatangelo de ‘I Racconti del Carrubo’, fattoria che si trova nell’agro di Mola di Bari (Ba), in contrada Brenca, sul Poggio delle Antiche Ville. Debora, che prima di imbarcarsi in questa avventura aveva un’attività commerciale di articoli per la casa e l’arredamento, dopo la nascita del figlio ha scelto di dare forma al suo sogno di assicurare un futuro alla sua famiglia, e a tante altre, il più possibile sostenibile e a contatto con la natura.  

Ora, concluso il percorso da tecnico in Iaa (interventi assistiti con animali) come coadiutore dell’Asino, punta a integrare nella fattoria percorsi ludico ricreativi in natura nonché importanti percorsi educativi e terapeutici. In attesa di riuscire a concretizzare il suo progetto, ‘I Racconti del Carrubo’ si dedica agli animali, alle arnie e alle piante aromatiche. Inoltre, ha lanciato una linea di bio cosmesi, perfetta idea regalo per Natale, che consegna a domicilio o direttamente in fattoria assicurando i pagamenti digitali con il Pos mobile di SumUp.  

 

(Adnkronos)