Covid, Calderone (Consulenti lavoro): “Guardare a nuova normalità”

“Secondo me bisogna parlare di nuova normalità visto e considerato che non saremo mai più come eravamo prima. Questi lunghissimi mesi hanno cambiato completamente non solo il nostro modo di relazionarci tra persone ma anche il nostro modo di lavorare. Abbiamo sperimentato nuovi modelli organizzativi, lo abbiamo fatto per le nostre imprese ma anche per i nostri studi professionali. Per il nostro modo di incontrarci, di fare formazione, di studiare. E poi per gestire il quotidiano”. Così Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, in un’intervista pubblicata su consulentidellavoro.tv, la web tv di categoria, sugli effetti della pandemia da Covid-19.
 

“Pensavo a questo anno che si chiude -sottolinea ancora Calderone- e riflettevo sul fatto che è volato via. Sembra ieri che è iniziato, e tutti quanti ci auguravamo che fosse un anno che in parte ci riaccompagnasse alla normalità. E invece oggi parliamo ancora di proroga dello stato di emergenza e di misure di contenimento della diffusione del virus che sono in qualche modo incompatibili con un ragionamento su una ripresa che è testimoniata invece dai dati economici che sono sicuramente positivi, perché il Paese in questo momento è a +6% del Pil e questo da un lato ci fa ben sperare”. 

“Ma ci fa anche capire -aggiunge ancora Calderone- quanto oggi la nostra categoria sia ancora in prima linea e ci sia tanto, tantissimo da fare per mettere insieme dei timidi segnali di ripresa e cercare di prendere per mano imprese e lavoratori e accompagnarli in un processo che deve poi certamente sfociare in una nuova normalità”.  

“Credo che la categoria -spiega ancora Calderone- abbia dato veramente una grande prova di capacità. Professionisti preparati, capaci e soprattutto con la consapevolezza che attraverso quello che noi facciamo arrivano delle ricadute positive sulla vita delle persone. Sappiamo cosa vuol dire avere tenuto gli studi aperti in momenti di grandi difficoltà senza guardare agli orari di lavoro, alle ferie, alle festività”. 

“So quanto ha inciso psicologicamente sui colleghi e so perfettamente quante volte da professionisti queste situazioni ci abbiano fatto pensare che con maggiore semplificazione, quella che avevamo richiesto, saremmo riusciti a portare avanti il nostro lavoro senza questo peso psicologico”, aggiunge ancora Calderone. 

E Calderone per il prossimo anno si augura “semplificazioni per consentirci di fare meglio quello che già stiamo facendo bene, anche attraverso le interlocuzioni con le varie istituzioni che abbiamo sempre portato avanti”, spiega. 

E sulla strada della semplificazione Calderone annuncia che “stiamo riprendendo un percorso con l’Inps che probabilmente ci porterà in tempi brevi a firmare un’intesa. Si tratta di un tavolo molto proficuo che ci sta portando a ridefinire gli adempimenti in un’ottica di semplificazione”. 

“I colleghi sanno – spiega Calderone – che da 16 anni a questa parte non ho mai firmato un protocollo d’intesa con l’Inps, perché il mio obiettivo è sempre stato quello di raggiungere un’intesa in cui ci fosse una reale e concreta innovazione, ma soprattutto semplificazione di quelle che sono le attività dei colleghi”. 

E Calderone ha infine ricordato “come si è riusciti a far passare, anche con il sostegno dell’Inps, la proroga al 31 dicembre di tutti quegli adempimenti in scadenza al 30 settembre”, continua. 

E non è l’unico risultato raggiunto nelle ultime settimane dai consulenti del lavoro. “Abbiamo chiesto al ministro dell’Economia subito dopo la mancata approvazione della proroga del modello 770 di aprire un tavolo per vedere di ridefinire e di riorganizzare il calendario fiscale. Nei giorni scorsi il Mef ha avviato il provvedimento, ha chiesto a tutti i soggetti coinvolti, ma soprattutto a noi che siamo promotori di questa richiesta, di mettere sul tavolo la nostra proposta per la ridefinizione dell’assetto delle scadenze”, conclude. 

(Adnkronos)