Design, con Horm Hub Milano lo showroom diventa ‘catalogo fisico’ per professionisti del settore

(Adnkronos) – Il made in Italy si mette definitivamente alle spalle la pandemia e, dopo quasi tre anni vissuti tra mascherine, distanziamento sociale e webinar virtuali, torna a scommettere sul contatto personale, l’interazione umana che fa la differenza. Ne è un esempio Horm, azienda 100% made in Italy, specializzata nell’arredo residenziale e contract di lusso che inaugura l’innovativo Horm Hub Milano, una location esclusiva da utilizzare come ‘catalogo’, uno spazio di lavoro dedicato a rivenditori, architetti, interior designer e tutti i professionisti del settore arredo. Sono diversi, infatti, i cambiamenti nell’universo della distribuzione anche nel settore dell’arredo-design. Non solo per la necessaria apertura all’e-commerce, l’ultimo nato tra i canali di vendita per ogni bene e servizio, ma anche per gli altri, il retail (negozi su strada) e il cosiddetto wholesale. 

È così che, dopo il Covid e i lockdown, ogni forma di retail fisico ha conosciuto una seconda giovinezza: sono nati sempre più spazi fisici dove vedere, toccare e provare mobili e complementi, parlare con architetti o consulenti. Gli showroom dell’arredo sorti negli ultimi 3 anni assomigliano a vere e proprie case e danno l’impressione ad architetti, interlocutori per grandi progetti e interior designer, ma anche a clienti privati, di ‘entrare’ nel mondo di un marchio. Ecco che con Horm Hub lo showroom diventa un ‘catalogo fisico’. 

“Soprattutto in seguito alla pandemia, abbiamo intercettato nuove tendenze in merito agli strumenti di comunicazione da adottare, le attitudini vanno sempre più verso l’ibridazione dei modelli di comunicazione e premiano nuove modalità narrative, abbiamo deciso così di non offrire più brochure pesanti e in formato cartaceo, non più Pdf interattivi (scomodi da consultare in digitale) ma una vera e propria esperienza immersiva nel nostro modo di pensare i progetti e l’arredo. Una sintesi efficace dei nostri valori e della nostra produzione”, afferma Fabio Melcarne, ad di Horm. “Inoltre, negli ultimi tre anni abbiamo percepito un forte incremento nella richiesta di arredi per il settore contract, per colmare questa domanda abbiamo dato vita a un progetto molto importante rivolto proprio agli architetti, agli interior designer, ai professionisti dell’arredo quindi non più con l’idea di gestire i rapporti solo i rivenditori ma seguire in prima linea quelli con i progettisti, in modo diretto”, continua Melcarne. 

Horm Hub Milano vanta oltre 100 prodotti, 14 ambienti e 400 mq di estensione, ed è un luogo accessibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dove i professionisti possono accompagnare i propri clienti alla scoperta delle soluzioni di living coordinato di Horm e degli effetti decorativi di Novacolor. La massima libertà di accesso è proprio la caratteristica distintiva del progetto. Infatti, grazie alla tecnologia sviluppata da Neven, che comprende una chiave digitale attraverso un’app bluetooth, i professionisti possono aprire autonomamente le porte dello showroom, accendere le luci e avviare la musica, proprio come se Horm desse loro le chiavi di casa. 

L’azienda friulana, con un fatturato superiore ai 7 milioni (di cui circa il 50% relativo all’export), pensa in grande e preannuncia di estendere il progetto Horm Hub, nel triennio 2024-2026, anche a 3 capitali europee, Madrid, Londra e Parigi, i cui mercati coprono il 35% del suo giro d’affari internazionale. 

Horm Hub è un’iniziativa riservata esclusivamente ad architetti, interior designer, contractor e rivenditori di mobili. Il processo di accreditamento per l’utilizzo di questo servizio è semplice e veloce: sul sito ufficiale di Horm, c’è una sezione dedicata ad Horm Hub in cui è presente un webform. Una volta completata la proceduta di accredito, sarà necessario prenotare un appuntamento con l’Area manager del brand, Luigino Meroni, che accompagnerà i professionisti durante la prima visita guidata all’Hub, per poi essere completamente indipendenti: infatti, il professionista avrà libero accesso all’hub che può essere visitato in maniera autonoma senza il bisogno di un accompagnatore Horm. 

 

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