Duraccio (Consulenti del lavoro): “Reddito cittadinanza disincentiva contratti stagionali”

Certamente, sulla difficoltà delle imprese del turismo e in particolare della ristorazione a trovare personale stagionale “incide la condizione eccezionale nella quale si trova in generale il mercato del lavoro in cui l’ampio ricorso a strumenti di sostegno al reddito, come la cassa integrazione con il blocco dei licenziamenti, il reddito di cittadinanza e di emergenza, non favorisce l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, disincentivando l’accettazione di posti di lavoro di breve durata, come sono appunto i contratti stagionali, da parte di chi percepisce già una qualche forma di sussidio pubblico”. A dirlo, ad Adnkronos/Labitalia, è Francesco Duraccio, vicepresidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro.
 

Secondo Duraccio, infatti, “il settore del turismo e della ristorazione sta lentamente ripartendo dopo un lungo periodo di fermo causato dalla normativa emergenziale connessa all’epidemia. Dall’ultimo rapporto Unioncamere Excelsior, relativo alle previsioni di assunzioni per il periodo giugno-agosto 2021, emerge che saranno effettuate quasi 100 mila assunzioni nel settore turistico (alloggi e ristorazione), il 17,8% del totale di 560 mila complessivamente previste in tutti gli altri settori. Molti imprenditori, soprattutto ristoratori, lamentano però la difficoltà a trovare candidati disponibili ad accettare offerte di lavoro stagionali”.
 

E il vicepresidente del consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro chiarisce che “i percettori di reddito di cittadinanza devono comunicare qualsiasi variazione di condizioni lavorative, reddituali, patrimoniali etc. intervenute successivamente alla domanda. Quindi, accettando un lavoro stagionale, vi è la possibilità che aumentando il valore del proprio reddito il trattamento possa essere ricalcolato e se aumenta oltre le soglie previste che l’erogazione del reddito di cittadinanza si interrompa. Inoltre, la norma non prevede l’obbligo per i percettori di reddito di cittadinanza di accettare offerte di lavoro stagionali e infine gli incentivi contributivi per i datori di lavoro sono previsti soltanto in caso di assunzione a tempo determinato e pieno”, conclude.  

 

 

 

(Adnkronos)