Durigon: “Faremo cambiamenti al Rdc, ma no a vitalizio per chi può lavorare”

(Adnkronos) – “Sul reddito di cittadinanza credo che inseriremo alcuni cambiamenti, era nel nostro programma ma quello che si deve scongiurare che diventi un vitalizio a quelle persone che possono lavorare. Quello sicuramente è un tema fondamentale che cercheremo di inserire”. Così il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, arrivando all’assemblea nazionale della Cida. “Noi non diciamo che il reddito di cittadinanza deve essere represso. Ma che chi può andare a lavorare deve farlo. Chi percepisce il reddito deve avere la formazione adeguata per rientrare nel mondo del lavoro, non bisogna pensare che non si possono accettare offerte congrue”. 

“La direttiva europea parla chiaro – ha affermato il sottosegretario – : bisogna applicare il salario minimo nelle nazioni in cui non c’è contrattazione collettiva, mentre da noi è all’85% e possiamo accelerare per arrivare al 100%. Escludere i contratti pirata deve essere il vero obiettivo. A noi serve il salario medio, e deve essere frutto della contrattazione”.
 

Il sottosegretario è passato poi a parlare del Pnrr: “E’ chiaro che è fondamentale la sinergia pubblico-privato e i manager sono sicuramente fondamentali perché ciò accada. I manager e i professionisti qui riuniti sono un elemento fondamentale per fare ricadere a terra il Pnrr, un’occasione unica per uscire da questa grande crisi in cui siamo caduti per il Covid e la guerra. Non possiamo sbagliare questa occasione, grazie di esserci, noi vogliamo costruire con voi questo percorso per fare ricadere a terra il Pnrr e ripartire”. 

Su quota 41 il sottosegretario ha affermato: “Stiamo lavorando, è un momento importante, credo che ci sono parecchie idee, e ci troviamo in un contesto molto ravvicinato alla prossima finanziaria. E’ la prima volta con un governo che si fa a novembre, stiamo lavorano, vediamo cosa riusciamo a fare ma di sicuro inizieremo il percorso di quello che abbiamo scritto nel nostro programma”.
 

(Adnkronos)