(Adnkronos) – Proclamati i vincitori della prima edizione italiana degli EY risk transformation awards, il riconoscimento conferito da EY in tutto il mondo e da quest’anno anche alle aziende italiane che si sono distinte per le capacità di innovazione e di gestione dei rischi, trasformando elementi di incertezza e complessità in occasioni di crescita. Questi riconoscimenti confermano la centralità delle funzioni di controllo interno e di gestione dei rischi che, anche per via dei significativi impatti che l’evoluzione tecnologica sta avendo sul business, assumono un ruolo sempre più determinante e strategico nel raggiungimento degli obiettivi aziendali. La capacità di governare adeguatamente i rischi si conferma, infatti, una tematica cruciale nell’agenda dei board italiani che identificano i rischi connessi alla disruption tecnologica e digitale tra quelli che potrebbero impattare maggiormente in futuro le performance aziendali.
Alberto Girardi, partner e risk consulting leader, EY Italia, commenta: “Siamo orgogliosi di celebrare queste realtà che sono state in grado di implementare approcci innovativi, strutturali e interfunzionali alla gestione del rischio, contribuendo significativamente allo sviluppo economico, sociale e ambientale del Paese. In un panorama geopolitico ed economico in continua evoluzione e incerto, risulta sempre più importante per le aziende essere pronte al cambiamento per rafforzare la propria competitività sul mercato, consolidare la crescita e trasformare le sfide in opportunità strategiche”.
La cerimonia di premiazione si è svolta ieri a Milano presso Allianz MiCo, nell’ambito del Global risk forum, l’evento dedicato ai professionisti del risk management, tenutosi all’interno del Business leaders summit, organizzato da Business international, la knowledge unit di Fiera Milano, quale occasione di dialogo e di confronto tra professionisti del settore.
Alessandro Costantini, partner risk consulting EY Italia, aggiunge: “Le funzioni di controllo interno assumono un ruolo sempre più strategico nell’attuale contesto socio-tecnologico, caratterizzato da un’innovazione non lineare e da crescenti complessità. Rappresentano un pilastro fondamentale nella più ampia governance aziendale per una gestione responsabile e sostenibile, supportando il board nel raggiungimento degli obiettivi strategici e nel mantenimento della fiducia degli stakeholder”.
Per l’occasione, EY ha organizzato un momento di approfondimento dedicato in particolare al tema dell’IA (Intelligenza Artificiale) per esaminare l’impatto che tale innovazione sta avendo su tutto il Sistema Paese con una riflessione specifica sulle misure di governance e di controllo necessarie per gestire i rischi e garantire la conformità normativa. Si tratta di una risorsa, l’IA, che richiede a sua volta una gestione consapevole, etica e trasparente non solo in termini tecnologici, ma anche di processi e tra le persone. Questa pluralità di interventi si riflette anche nelle diverse categorie che sono state premiate in occasione degli EY risk transformation awards: corporate compliance, sustainability e digital transformation.
I vincitori sono stati selezionati da una giuria indipendente di esperti e rappresentanti accademici e istituzionali composta da Massimo Michaud, presidente Cineas (Consorzio universitario ingegneria delle assicurazioni fondato dal Politecnico di Milano nel 1987), Patrizia Misciattelli delle Ripe, Presidente, Aifo (Associazione italiana family officer) e Antonio Sorrentino, professore Sistemi informativi a supporto delle decisioni aziendali – Facoltà di Economica Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Il premio relativo alla categoria corporate compliance è stato assegnato ad Eni a cui “si riconosce un impegno costante verso la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative ed integrate in ambito Compliance, supportato dalla scelta avanguardistica di aver costituito fin dalla fine del 2016, alle dirette dipendenze dell’amministratore delegato, una struttura dedicata di compliance integrata. La capacità di affrontare la complessità derivante da un contesto normativo in continua evoluzione e da cambiamenti strutturali dimostrano una visione lungimirante e un approccio proattivo verso una gestione della compliance dal respiro internazionale”.
Nella categoria sustainability è stata premiata Poste Italiane. Secondo la giuria “Poste Italiane si distingue da anni per il suo impegno verso lo sviluppo sostenibile. La strategia di sostenibilità così come definita dalla funzione sviluppo sostenibile, risk & compliance di gruppo, non solo si integra perfettamente nel piano industriale, ma diventa un fattore critico di successo per il raggiungimento degli obiettivi strategici del piano stesso. La complessità del Gruppo e la sua dislocazione territoriale rendono ancor più notevole il lavoro di definizione strategica compiuto. La sofisticazione del modello adottato e l’approccio olistico alla sostenibilità rappresentano una best practice per il mercato, fornendo un esempio concreto di come un’organizzazione influenzando positivamente l’ambiente e la società, riesce a mantenere in maniera ancora più stabile un alto livello di performance aziendale”.
Edison si aggiudica il premio nella categoria Digital Transformation: “la vittoria è il risultato di un impegno costante verso l’innovazione e l’efficienza, come dimostrato dal percorso di digitalizzazione delle funzioni di controllo interno e dallo studio dell’applicazione dell’intelligenza artificiale alle attività del Gruppo. In particolare, l’utilizzo di tecniche avanzate di process mining nelle attività di Internal Auditing ha permesso di elevare il livello di controllo e di trasparenza all’interno dell’intera organizzazione ed ha convinto la Giuria della leadership del Gruppo Edison nel campo della Digital Transformation”. Sono stati inoltre assegnati due premi, rispettivamente il premio speciale EY a Nexi e il premio speciale della giuria ad Amplifon. Riconoscimenti che mirano a valorizzare realtà che si sono distinte per la loro capacità di reagire e trasformare il proprio framework di controllo interno e la gestione dei rischi a fronte di una repentina evoluzione del contesto di riferimento e un approccio capillare multi-Paese.