(Adnkronos) – Il presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (Int), Riccardo Alemanno, ha inviato una lettera al ministro del Lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone e al vice ministro dell’Economia e delle finanze Maurizio Leo, dopo aver ricevuto una nota dall’avvocato tributarista Giorgio Infranca, esperto di diritto e contenzioso tributario, in cui evidenziava un “Preoccupante orientamento giurisprudenziale in materia di compensazione tra debiti previdenziali e crediti erariali” riferendosi a sentenze di alcuni tribunali, soprattutto lombardi, in cui si afferma il divieto di compensare crediti erariali con debiti contributivi, che nella nota di Infranca viene definito come una lettura (distorta) dell’art. 17, co. 1, D. Lgs.n. 241/1997”.
Nella missiva di Alemanno si legge: “…omissis… la presente per segnalarVi le preoccupanti sentenze di alcuni tribunali, in cui si sostiene il divieto di compensazione dei crediti fiscali con i debiti contributivi. Le sentenze riguardano, al momento, casi di crediti inesistenti, ma il Tribunale di Milano ha affermato nella sentenza il divieto di compensazione, precedentemente indicato, e ciò indipendentemente dalla legittimità del credito fiscale. Capirete come tale fuorviante interpretazione dell’attuale normativa sulle compensazioni, possa creare enormi difficoltà alle attività produttive con perdita di liquidità, sanzioni, impossibilità di utilizzo delle eccedenze dei crediti non compensabili oltre l’anno, irregolarità negli obblighi contributivi, laddove non dovessero essere considerati regolarmente pagati contributi compensati con crediti fiscali”.
Il presidente dell’Int, che ha inviato agli esponenti di governo la nota integrale di Infranca, conclude confidando “in un vostro intervento in merito al fine di ristabilire equità e serenità in tema di compensazioni dei crediti fiscali”. Troppe problematiche attorno all’istituto delle compensazioni, i tributaristi Int ribadiscono la necessità di rivederne tutto l’impianto e rilanciano, in tema di semplificazione e di maggior controllo, di sostituire gli attuali sistemi, con una comunicazione preventiva all’Agenzia delle Entrate, proposta presentata nel corso di audizione alla commissione Finanze e Tesoro del Senato e che ha incontrato il favore del presidente Massimo Garavaglia.