Hci e Koiné conseguono certificazione su parità di genere e investono in sostenibilità

(Adnkronos) – Gruppo Hci e Koiné, aziende attive nel settore del business process outsourcing e contact center con sedi in tutta Italia e base a Maerne di Martellago (Ve), hanno conseguito la certificazione di parità di genere (UNI/Pdr 125:2022). Il risultato, ottenuto anche grazie alla consulenza della società milanese Advance Professional Services Srl, è particolarmente significativo in quanto pone il Gruppo tra le prime società del settore a certificarsi in quest’ambito a livello nazionale. 

Da sempre la componente femminile in azienda riveste un ruolo particolarmente rilevante, costituendo oltre il 70% in un organico di circa 1200 addetti operanti nel quartier generale di Venezia e nelle sedi di Torino, Milano, Bologna, Trieste, Lucca, Napoli, Brindisi, Taranto e Lecce. Il Gruppo Hci, di cui Koiné è parte integrante, ha intrapreso da tempo un percorso finalizzato a garantire alle lavoratrici un ambiente di lavoro sereno dove coltivare le proprie competenze e assicurando loro uguali opportunità di crescita e valorizzazione. 

Il Gruppo – che da tempo ha adottato una serie di certificazioni quali la ISO 9001 sulla qualità, la ISO 45001 relativa alla salute e sicurezza sul lavoro, la ISO 18295 relativa al settore dei contact center e la certificazione etica SA8000 – ha deciso di investire importanti risorse per conseguire anche la Certificazione di Sostenibilità Aziendale che seguirà e adotterà lo Standard Esg-sdgs Rating:2022, standard basato sulle norme Iso e riconosciuto da Accredia, l’ente di accreditamento italiano. Contestualmente, le società del Gruppo stanno approntando il modello organizzativo e di gestione 231 con la consulenza dello studio milanese Complegal Srl. Il Gruppo Hci fornisce servizi di contact center a numerosi clienti come Gruppo Hera, Bauli, Unipol Sai, Fineco Bank, Zity, Illumia, Angelini, Novartis e De Longhi. Solo lo scorso anno il Gruppo ha gestito oltre 1 milione di contatti verso clienti, 1,2 milioni di pratiche backoffice, quasi 4 milioni di contatti inbound telefonici e oltre 300 mila contatti inbound via chat o email. 

(Adnkronos)