Infortuni, Romano: “Procura nazionale del lavoro possibile a primavera 2022”

“Tenendo presente che adesso c’è la sessione di bilancio che impegna il lavoro ordinario e che, dalla prossima estate sino a fine legislatura, è presumibile che i lavori parlamentari rallenteranno, contiamo di completare le audizioni e di concludere la discussione generale entro i primi mesi dell’anno, in modo da far approdare il provvedimento alla Camera. Contiamo quindi al più tardi entro la primavera 2022 di chiudere il cerchio per l’istituzione della Procura Nazionale del Lavoro”. Lo dice ad Adnkronos/Labitalia Iunio Valerio Romano, senatore M5S e primo firmatario del ddl che propone l’avvio di una Procura Nazionale del Lavoro, che abbia funzione di coordinamento delle indagini nei procedimenti per reati in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. “Stiamo andando spediti: è stato possibile calendarizzare il ddl, non appena è stata trovata la quadra politica -spiega Romano, che è anche vicepresidente della Commissione di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia- tanto che i relatori sono in Commissione Giustizia della Lega e in Commissione Lavoro di Leu, e questo è sintomatico di come sia un tema bipartisan, non divisivo”. 

Provvedimento bipartisan, audizioni non solo di tecnici 

“Appena è stato calendarizzato l’esame del provvedimento siamo subito partiti con le prime audizioni. Ieri abbiamo sentito il capo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Bruno Giordano, e poi Anmil, Associazione Ancora in Marcia, Cna nazionale, Michele Lepore dell’Università Lumsa di Roma e i procuratori della Repubblica di Avellino e Terni. Non solo tecnici, quindi, ma anche le associazioni perchè crediamo che le testimonianza dirette siano di grande aiuto nel cogliere il vero spirito della misura. Presto sentiremo anche i ministri del Lavoro e della Giustizia”, conclude Romano. 

Garantire coordinamento e uniformità indagini 

“La Procura nazionale del Lavoro ha il compito di garantire un pool di magistrati altamente specializzati in un contesto molto tecnico, al fine di garantire un coordinamento e una uniformità nello svolgimento delle indagini, perché quello che oggi molto spesso verifichiamo è che ci sono Procure che riescono a fare fronte alla richiesta di giustizia nell’ambito della sicurezza dei lavoratori, e altre che, invece, per mille ragioni fanno fatica a stare al passo” dice Iunio Valerio Romano, capogruppo M5S in commissione Lavoro al Senato. “L’impianto sanzionatorio base in materia di salute e sicurezza sul lavoro è un impianto di reati colposi, ma che si intrecciano -sottolinea il senatore M5S- con una serie di reati più complessi, che riguardano una sicurezza generale (basti pensare alla strage di Viareggio). Una Procura come quella che proponiamo, farebbe in modo di specializzare i magistrati e avere una chiave di lettura univoca delle indagini, con lo scopo di avere processi migliori e più rapidi”.  

Anche finalità preventiva 

Non solo. La Procura avrà un’importante finalità preventiva “perché -spiega Romano- è importantissimo agire sulle cause non solo con aspetti di formazione e culturali, ma anche con una risposta di giustizia che possa vincere quel senso di impunità che esso stesso genera illegalità”. “C’è poi un discorso di miglior coordinamento con delle linee guida che siano omogenee, per quanto riguarda i tanti organi di vigilanza che sono interessati alla materia sicurezza sul lavoro. Il Governo è intervenuto con il decreto legge in via di pubblicazione, sull’art. 13 del Testo Unico che prevedeva la possibilità di espandere le competenze dello Stato. In questo caso l’Inl, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, avrà la regia unica in parallelo con le Asl e le Regioni”, conclude. (di Mariangela Pani) 

(Adnkronos)